Il Novara guarda alle categorie superiori per rinforzare un organico che si è dimostrato essere di alto livello per la categoria ma che con qualche tassello ulteriore potrebbe presentarsi all’appuntamento con i Playoff promozione con cucito addosso un ruolo che non sia quello della semplice outsider. Il regista mancino Strechie, classe 2000, prosegue la linea verde della società che affiancherà all’esperto Buzzegoli un pari-ruolo dall’alto tasso di futuribilità. Per lui la vicinanza di uno specialista come Buzzegoli potrà rappresentare una sorta di “accademia” prima del definitivo lancio nel calcio italiano.
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Per un affare praticamente concluso, altri tre sono in corso: persa l’occasione di ingaggiare Gliozzi (non si muoverà da Monza, alla fine, perché il tecnico Brocchi lo ritiene fondamentale per il progetto brianzolo), gli azzurri cercano due scontenti della serie cadetta. Nicola Citro (Frosinone) e Michael De Marchi (Cittadella) al momento hanno raccolto pochi minuti e potrebbero accettare di buon grado di scendere di categoria. Il primo è appetito anche da altre big della terza serie nazionale, il secondo è a caccia di rilancio dopo una prima metà di stagione non proprio fortunata. In entrambi i casi, è giusto sottolinearlo, e a differenza di Gliozzi, non si tratta di “bomber” in grado di garantire un elevato apporto di gol (la media storica, per entrambi, è di un gol ogni 5 presenze in carriera) ma semmai di atleti in grado di offrire quantità e qualità al reparto offensivo. Citro, in particolare, potrebbe rappresentare una spalla ottimale per esaltare il gioco di Bortolussi.
Più defilato c’è Andrea Cisco (Pescara, in prestito dal Sassuolo), profilo diverso dagli altri due: è più un’ala che un attaccante esterno e, soprattutto, è un giovane con meno esperienza. Sarebbe però una valida alternativa a Piscitella e Peralta in gare in cui la squadra debba mantenere un atteggiamento più accorto.