Novara, una chiusura di mercato da leoni

Come sempre, nello sport, i conti si fanno solo alla fine della partita. Così, con una vera e propria “rimonta” delle ultime 48 ore, il Novara Calcio viene “promosso” all’esame del mercato estivo, con il club azzurro che rinsalda in maniera convincente un gruppo che già di suo aveva caratteristiche importanti, rilanciando le proprie ambizioni di un campionato di vertice.

Alla fine, infatti, sono state ben sei le operazioni in entrata portate a termine in appena 48 ore dal d.s. Orlando Urbano (una, quella per il centrocampista bulgaro Ivanov, è in via di definizione ma non ancora conclusa), tante quante quelle messe a segno in precedenza nell’intero mercato. Abbastanza – anche per il valore degli innesti – per cambiare radicalmente il giudizio sul mercato azurro. Se dei primi sei innesti, a brillare erano soprattutto Zigoni e Panico (quest’ultimo è stato, fin qui, il migliore degli azzurri nelle prime uscite ufficiali e non solo), negli ultimi sei sono diversi i calciatori di categoria o, addirittura, di serie superiore. Firenze e Migliorini (dalla Salernitana) sono un centrocampista e un difensore preziosi per le rotazioni di Banchieri, Lanini del Parma va a dare ulteriore concretezza a un reparto già ricco (a questo punto rimane in dubbio il futuro in azzurro di Piscitella o quantomeno il suo coinvolgimento nel progetto) ma l’abbondanza non sarà che un valore aggiunto in vista di una stagione che si preannuncia lunga e complicata. Poi gli ultimi ritocchi: Desjardins sarà il “12”, il vice di Lanni tra i pali, mentre Natalucci, in uscita dalla Triestina, ha “vinto” il casting per la corsia di destra. Infine l’oggetto misterioso Ivanov, centrocampista “baby” in arrivo dalla formazione bulgara del Vitosha. Un “rischio” che si può correre, visto che la squadra, dopo i ritocchi delle ultime ore è finalmente completa, solida e ben assortita.

Insomma, nonostante le premesse sembrassero le peggiori, alla fine la chiusura di mercato rafforza il progetto Novara e anche la credibilità verso la piazza della famiglia Rullo. Tutto mentre rimane sempre più sottotraccia la possibilità di un cambio di proprietà. Per pensarci, però, ci sarà tempo e modo. Da oggi e fino alla “finestra” di gennaio, la parola passa al campo. Domani sera contro la Giana Erminio un altro passaggio importante per saggiare lo stato di salute del Novara prima del big match di Alessandria in programma lunedì sera in diretta Rai Sport.

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Novara, una chiusura di mercato da leoni

Come sempre, nello sport, i conti si fanno solo alla fine della partita. Così, con una vera e propria “rimonta” delle ultime 48 ore, il Novara Calcio viene “promosso” all’esame del mercato estivo, con il club azzurro che rinsalda in maniera convincente un gruppo che già di suo aveva caratteristiche importanti, rilanciando le proprie ambizioni di un campionato di vertice.

Alla fine, infatti, sono state ben sei le operazioni in entrata portate a termine in appena 48 ore dal d.s. Orlando Urbano (una, quella per il centrocampista bulgaro Ivanov, è in via di definizione ma non ancora conclusa), tante quante quelle messe a segno in precedenza nell’intero mercato. Abbastanza – anche per il valore degli innesti – per cambiare radicalmente il giudizio sul mercato azurro. Se dei primi sei innesti, a brillare erano soprattutto Zigoni e Panico (quest’ultimo è stato, fin qui, il migliore degli azzurri nelle prime uscite ufficiali e non solo), negli ultimi sei sono diversi i calciatori di categoria o, addirittura, di serie superiore. Firenze e Migliorini (dalla Salernitana) sono un centrocampista e un difensore preziosi per le rotazioni di Banchieri, Lanini del Parma va a dare ulteriore concretezza a un reparto già ricco (a questo punto rimane in dubbio il futuro in azzurro di Piscitella o quantomeno il suo coinvolgimento nel progetto) ma l’abbondanza non sarà che un valore aggiunto in vista di una stagione che si preannuncia lunga e complicata. Poi gli ultimi ritocchi: Desjardins sarà il “12”, il vice di Lanni tra i pali, mentre Natalucci, in uscita dalla Triestina, ha “vinto” il casting per la corsia di destra. Infine l’oggetto misterioso Ivanov, centrocampista “baby” in arrivo dalla formazione bulgara del Vitosha. Un “rischio” che si può correre, visto che la squadra, dopo i ritocchi delle ultime ore è finalmente completa, solida e ben assortita.

Insomma, nonostante le premesse sembrassero le peggiori, alla fine la chiusura di mercato rafforza il progetto Novara e anche la credibilità verso la piazza della famiglia Rullo. Tutto mentre rimane sempre più sottotraccia la possibilità di un cambio di proprietà. Per pensarci, però, ci sarà tempo e modo. Da oggi e fino alla “finestra” di gennaio, la parola passa al campo. Domani sera contro la Giana Erminio un altro passaggio importante per saggiare lo stato di salute del Novara prima del big match di Alessandria in programma lunedì sera in diretta Rai Sport.

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