Olimpiadi invernali 2022, Armano: «Sempre un’emozione, tifo indiavolato per Gallina»

Il novarese è stato campione olimpico a Grenoble nel 1968. In gara adesso a Pechino c'è la galliatese Francesca Gallina e c'è anche tanto Vco

A Grenoble, nella sala del Palazzo del ghiaccio, nel 1968, aveva ottenuto la medaglia d’oro nel Bob. Un’emozione che Mario Armano, novarese doc, porta sempre con sé e che fa capolino anche dal salotto di casa ogni volta che si ripresenta una nuova edizione dei giochi a cinque cerchi.  «Se guardo le Olimpiadi di Pechino? Certo, io sono innamorato dello sport, lo guardo tutto e naturalmente le Olimpiadi invernali, dalle prime gare di curling alla cerimonia, a tutto il resto».

I giochi si sono aperti il 2 febbraio e si concluderanno il 20 dello stesso mese, venerdì 4 è in programma la cerimonia di apertura. «Mi ricordo benissimo quel giorno, il 16 febbraio 1968, – dice Armano – a destra avevamo gli austriaci arrivati secondi, a sinistra gli svizzeri che vinsero poi quattro anni dopo. Ero favorito anche per i giochi del 1972, l’anno prima ero diventato campione del mondo, ma sono arrivato quarto». Armano ha partecipato anche alle Olimpiadi del 1976, ma da addetto ai tempi «tramite la sala stampa, perché ero infortunato. E’ stata una partecipazione un po’ così, si sentiva la necessità di un ricambio generazionale». E poi nella memoria del novarese c’è Torino 2006, a disposizione della giuria interna come volontario: «Abbiamo fatto uno splendido lavoro per allestire il bob e lo skeleton».

Mario Armano ha un palmares sostanzioso, «ma nulla è come le Olimpiadi, ho partecipato a otto campionati del mondo, con emozione ed entusiasmo, ma i giochi olimpici hanno un profumo diverso. Adesso? Guardo tutte le gare, sono uomo di sport e non faccio distinzioni anche se il bob e il bob, ma mi piace anche lo sci alpino, di fondo e sono incuriosito dalle nuove discipline. Previsioni? Avevamo la certezza di Sofia Goggia, ho provato anche io una distorsione al ginocchio, non è facile. Tifo indiavolato per Francesca Gallina». Gallina, talento tutto novarese, sarà in gara per lo Snowboard cross il prossimo 9 febbraio e potrebbe partecipare anche alla gara a squadre, dipenderà dai risultati individuali.

Alle Olimpiadi di Pechino c’è anche parecchio Vco: Paolo Farina, di Domodossola e iscritto al club di Novara, è giudice della competizione Skeleton; Francesca Iossa, sempre di Domodossola, è giudice nella gara di bob femminile; c’è poi Maurizio Oioli, della stessa città, direttore agonistico. E infine c’è Valentina Margaglio, la migliore atleta di Skeleton, allenata da Andrea Gallina, per anni allenatori al Gorla di Novara.

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Olimpiadi invernali 2022, Armano: «Sempre un’emozione, tifo indiavolato per Gallina»

Il novarese è stato campione olimpico a Grenoble nel 1968. In gara adesso a Pechino c’è la galliatese Francesca Gallina e c’è anche tanto Vco

A Grenoble, nella sala del Palazzo del ghiaccio, nel 1968, aveva ottenuto la medaglia d’oro nel Bob. Un’emozione che Mario Armano, novarese doc, porta sempre con sé e che fa capolino anche dal salotto di casa ogni volta che si ripresenta una nuova edizione dei giochi a cinque cerchi.  «Se guardo le Olimpiadi di Pechino? Certo, io sono innamorato dello sport, lo guardo tutto e naturalmente le Olimpiadi invernali, dalle prime gare di curling alla cerimonia, a tutto il resto».

I giochi si sono aperti il 2 febbraio e si concluderanno il 20 dello stesso mese, venerdì 4 è in programma la cerimonia di apertura. «Mi ricordo benissimo quel giorno, il 16 febbraio 1968, – dice Armano – a destra avevamo gli austriaci arrivati secondi, a sinistra gli svizzeri che vinsero poi quattro anni dopo. Ero favorito anche per i giochi del 1972, l’anno prima ero diventato campione del mondo, ma sono arrivato quarto». Armano ha partecipato anche alle Olimpiadi del 1976, ma da addetto ai tempi «tramite la sala stampa, perché ero infortunato. E’ stata una partecipazione un po’ così, si sentiva la necessità di un ricambio generazionale». E poi nella memoria del novarese c’è Torino 2006, a disposizione della giuria interna come volontario: «Abbiamo fatto uno splendido lavoro per allestire il bob e lo skeleton».

Mario Armano ha un palmares sostanzioso, «ma nulla è come le Olimpiadi, ho partecipato a otto campionati del mondo, con emozione ed entusiasmo, ma i giochi olimpici hanno un profumo diverso. Adesso? Guardo tutte le gare, sono uomo di sport e non faccio distinzioni anche se il bob e il bob, ma mi piace anche lo sci alpino, di fondo e sono incuriosito dalle nuove discipline. Previsioni? Avevamo la certezza di Sofia Goggia, ho provato anche io una distorsione al ginocchio, non è facile. Tifo indiavolato per Francesca Gallina». Gallina, talento tutto novarese, sarà in gara per lo Snowboard cross il prossimo 9 febbraio e potrebbe partecipare anche alla gara a squadre, dipenderà dai risultati individuali.

Alle Olimpiadi di Pechino c’è anche parecchio Vco: Paolo Farina, di Domodossola e iscritto al club di Novara, è giudice della competizione Skeleton; Francesca Iossa, sempre di Domodossola, è giudice nella gara di bob femminile; c’è poi Maurizio Oioli, della stessa città, direttore agonistico. E infine c’è Valentina Margaglio, la migliore atleta di Skeleton, allenata da Andrea Gallina, per anni allenatori al Gorla di Novara.

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