La nazionale di volley femminile ha confermato il suo non felice momento chiudendo la fase a gironi del torneo olimpico incassando la seconda sconfitta al cospetto del sestetto degli Stati Uniti. Al termine di una lunga maratona iniziata prima dell’alba italiana le ragazze di Davide Mazzanti si sono dovute arrendere dopo cinque set caratterizzati ancora una volta da discontinuità nel rendimento e dai troppi errori in attacco, ben 35, che hanno di fatto annullato i 28 punti realizzati dalla solita Paola Ogonu.
Gara dai parecchi volti quella andata in scena stamattina. Ad un primo set positivo (e vinto 25-21), l’Italia si è poi smarrita nella seconda frazione e le statunitensi (prime della Thompson, infortunatasi nel match contro le russe) si sono rifatte con un netto 16-25. Ancora Italia nel terzo gioco, portato a casa con le unghie e con i denti ai vantaggi (27-25), dopo che un altro incidente ha privato il coach Kiraly della regista “bustocca” Poulter, rilevata dall’alzatrice “novarese” Hancock.
Dopo un quarto set ancora una volta dominato dagli Usa (16-25), tutto si decide nel quinto, con le azzurre che pagano un brutto avvio (2-6), non riuscendo più a risalire la china. Finisce 15-12 per gli Stati Uniti, che passano a condurre il girone mentre l’Italia dovrà conoscere l’esito del sorteggio (fra le seconde e le terze, una regola introdotta per evitare i… “biscotti”) per conoscere la sua avversaria nei quarti di finale in programma mercoledì 4. Lo spauracchio più temuto è quello di incrociare le campionesse del mondo della Serbia. In alternativa la Corea del Sud di Stefano Lavarini.