Padulazzi: «Lascio la Fulgor Omegna ma non a cuor leggero»

Si conclude dopo un anno appena la presidenza di Marco Padulazzi in casa Fulgor Omegna: l’imprenditore, a capo del gruppo che controlla l’hotel Regina Palace e il Des Iles Borromèes di Stresa, ha compiuto un doloroso passo indietro, lasciando il testimone raccolto nel 2019 da Ugo Paffoni. «Non lo nascondo, è una decisione che non prendo a cuor leggero – spiega Padulazzi – ma al tempo stesso ho consapevolezza che la situazione attuale richieda che io mi dedichi a pieno, sia in termini di tempo ed energie sia in termini di risorse, alla nostra attività».

Pesa, insomma, la situazione di profonda incertezza che oggi aleggia sul settore turistico-alberghiero: «Gestisco due degli alberghi più prestigiosi di Stresa e oggi ci troviamo completamente senza ricavi – conferma l’imprenditore – e se si può parlare di crisi per chi si trova con perdite del 10, 20, 50%… cosa si può dire di noi che oggi siamo a -100%? Non solo, le prospettive a oggi sono nebulose per l’intero 2020: l’87% della nostra clientela è straniera e a questo punto le prospettive sono di ripartire, sebbene con perdite, solo nel 2021. Ero, sono e resto un appassionato di basket e un tifosissimo della Fulgor Omegna… ma in questo momento devo pensare a salvare la mia azienda».

 

 

Meno nebuloso sembra invece essere il futuro della Fulgor, che potrà contare sulla conferma della sponsorizzazione del main sponsor Paffoni e che proseguirà il proprio progetto sportivo. «Diventare presidente della Fulgor – prosegue Padulazzi – dopo essermi avvicinato alla società, è stato un grandissimo onore e oggi lavoro, con il resto della dirigenza, per identificare una figura che possa essere presente e generosa come sono stato io e come ancor più, prima di me, è stato Ugo Paffoni. Personalmente rimarrò vicino alla società e altrettanto mio fratello, Carlo Alberto, che dovrebbe proseguire con un ruolo dirigenziale per quanto probabilmente non apicale».

Insomma, non rinuncerà – compatibilmente con le eventuali restrizioni – al sabato sera in palestra: «No, continuerò a esserci e a tifare per la Fulgor. Ovviamente se la situazione sanitaria lo consentirà. Il mio augurio per il futuro è che si riesca a dare totale continuità ai progetti del club, magari realizzando il sogno di andare a giocare a Gravellona e di riportare nel nostro territorio di riferimento la squadra, dopo il trasferimento forzato a Verbania. Per quanto riguarda la mia presidenza, l’unico rammarico è non aver potuto vedere la squadra che avevamo allestito giocarsi nei playoff quel traguardo, la promozione, che inseguivamo e per cui avevamo allestito una squadra importante. Il 2020 era iniziato con un appannamento dopo un avvio di altissimo livello… ma coach Salvemini ci ha sempre rassicurati sulle potenzialità della squadra e sul fatto che quando sarebbe contato, queste sarebbero state espresse sul campo. Purtroppo questo non lo scopriremo mai ma non è il momento di pensarci. E’ il momento di guardare al futuro».

Un futuro che passerà da un nuovo presidente e da rinnovate ambizioni.

 

[Padulazzi s sinistra nella foto in evidenza]

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Padulazzi: «Lascio la Fulgor Omegna ma non a cuor leggero»

Si conclude dopo un anno appena la presidenza di Marco Padulazzi in casa Fulgor Omegna: l’imprenditore, a capo del gruppo che controlla l’hotel Regina Palace e il Des Iles Borromèes di Stresa, ha compiuto un doloroso passo indietro, lasciando il testimone raccolto nel 2019 da Ugo Paffoni. «Non lo nascondo, è una decisione che non prendo a cuor leggero – spiega Padulazzi – ma al tempo stesso ho consapevolezza che la situazione attuale richieda che io mi dedichi a pieno, sia in termini di tempo ed energie sia in termini di risorse, alla nostra attività».

Pesa, insomma, la situazione di profonda incertezza che oggi aleggia sul settore turistico-alberghiero: «Gestisco due degli alberghi più prestigiosi di Stresa e oggi ci troviamo completamente senza ricavi – conferma l’imprenditore – e se si può parlare di crisi per chi si trova con perdite del 10, 20, 50%… cosa si può dire di noi che oggi siamo a -100%? Non solo, le prospettive a oggi sono nebulose per l’intero 2020: l’87% della nostra clientela è straniera e a questo punto le prospettive sono di ripartire, sebbene con perdite, solo nel 2021. Ero, sono e resto un appassionato di basket e un tifosissimo della Fulgor Omegna… ma in questo momento devo pensare a salvare la mia azienda».

 

 

Meno nebuloso sembra invece essere il futuro della Fulgor, che potrà contare sulla conferma della sponsorizzazione del main sponsor Paffoni e che proseguirà il proprio progetto sportivo. «Diventare presidente della Fulgor – prosegue Padulazzi – dopo essermi avvicinato alla società, è stato un grandissimo onore e oggi lavoro, con il resto della dirigenza, per identificare una figura che possa essere presente e generosa come sono stato io e come ancor più, prima di me, è stato Ugo Paffoni. Personalmente rimarrò vicino alla società e altrettanto mio fratello, Carlo Alberto, che dovrebbe proseguire con un ruolo dirigenziale per quanto probabilmente non apicale».

Insomma, non rinuncerà – compatibilmente con le eventuali restrizioni – al sabato sera in palestra: «No, continuerò a esserci e a tifare per la Fulgor. Ovviamente se la situazione sanitaria lo consentirà. Il mio augurio per il futuro è che si riesca a dare totale continuità ai progetti del club, magari realizzando il sogno di andare a giocare a Gravellona e di riportare nel nostro territorio di riferimento la squadra, dopo il trasferimento forzato a Verbania. Per quanto riguarda la mia presidenza, l’unico rammarico è non aver potuto vedere la squadra che avevamo allestito giocarsi nei playoff quel traguardo, la promozione, che inseguivamo e per cui avevamo allestito una squadra importante. Il 2020 era iniziato con un appannamento dopo un avvio di altissimo livello… ma coach Salvemini ci ha sempre rassicurati sulle potenzialità della squadra e sul fatto che quando sarebbe contato, queste sarebbero state espresse sul campo. Purtroppo questo non lo scopriremo mai ma non è il momento di pensarci. E’ il momento di guardare al futuro».

Un futuro che passerà da un nuovo presidente e da rinnovate ambizioni.

 

[Padulazzi s sinistra nella foto in evidenza]

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