Pavic Volley, prime impressioni per il coach Matteo Azzini

Prime tre settimane di lavoro in casa del Pavic femminile e prime impressioni da parte del nuovo tecnico Matteo Azzini. Per il coach verbanese, che oltre alla compagine di serie C sarà il direttore tecnico dell’intero settore giovanile, «nel lavoro in palestra tutto sta procedendo nel migliore dei modi in sinergia con il resto dello staff», spendendo subito un elogio anche per la società: «Abbiamo avuto la fortuna e la bravura di chiudere il “roster” il 29 giugno, cosa non facile anche perché si trattava di partire da zero o quasi».

Per Azzini avere una squadra già delineata in tutti i suoi componenti «ci ha dato tempo di conoscerci, organizzarci e programmare bene questi nove mesi di stagione che dovremo affrontare». Tutto, si diceva, sta procedendo bene: «Stiamo alternando il lavoro fisico a quello con la palla, del resto già inserita fin dal primo giorno. Dopo tanti di mesi di stop la sensibilità sul pallone e tutte le dinamiche motorie collegate dovevano essere riprese». Le condizioni del gruppo? «Qualche acciacco muscolare, ma dopo un periodo di inattività, ci può stare».

Per la società di Romagnano Sesia si tratta di una sorta di “ripartenza” in tutti i sensi. Dopo quattro stagioni in B2 sempre da protagonista il club ha deciso di avviare un nuovo ciclo scendendo di categoria, lavorando sul settore giovanile e affidandosi proprio a un allenatore che ha maturato anche una buona esperienza a livello federale: «E’ un discorso che ho affrontato fin da subito con la dirigenza. La scelta di disputare un torneo regionale valorizzando i prodotti del vivaio rientrate alla base credo sia stata una mossa corretta. Quello di B2 sarebbe stato u campionato difficile da affrontare sia dal punto di vista economico sia da quello tecnico. Qualcuno ha parlato di “retromarcia”, a me interessa poco. Credo che fare il passo più lungo della gamba fosse sbagliato. Ci sono diverse giovani interessanti che avremo modo di valutare nel corso della stagione».

Una nuova sfida che non spaventa affatto Azzini: «Sono abituato a lavorare in realtà dove tendenzialmente si riparte da zero o c’è una nuova ripartenza. Gli obiettivi che ci prefiggiamo? Sappiamo che ci sono squadre molto più attrezzate di noi che non nascondono propositi di promozione. Noi dobbiamo prenderci il tempo per crescere e inglobare un po’ il tutto. Vedremo come saremo messi al termine del girone d’andata poi valuteremo».

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Pavic Volley, prime impressioni per il coach Matteo Azzini

Prime tre settimane di lavoro in casa del Pavic femminile e prime impressioni da parte del nuovo tecnico Matteo Azzini. Per il coach verbanese, che oltre alla compagine di serie C sarà il direttore tecnico dell’intero settore giovanile, «nel lavoro in palestra tutto sta procedendo nel migliore dei modi in sinergia con il resto dello staff», spendendo subito un elogio anche per la società: «Abbiamo avuto la fortuna e la bravura di chiudere il “roster” il 29 giugno, cosa non facile anche perché si trattava di partire da zero o quasi».

Per Azzini avere una squadra già delineata in tutti i suoi componenti «ci ha dato tempo di conoscerci, organizzarci e programmare bene questi nove mesi di stagione che dovremo affrontare». Tutto, si diceva, sta procedendo bene: «Stiamo alternando il lavoro fisico a quello con la palla, del resto già inserita fin dal primo giorno. Dopo tanti di mesi di stop la sensibilità sul pallone e tutte le dinamiche motorie collegate dovevano essere riprese». Le condizioni del gruppo? «Qualche acciacco muscolare, ma dopo un periodo di inattività, ci può stare».

Per la società di Romagnano Sesia si tratta di una sorta di “ripartenza” in tutti i sensi. Dopo quattro stagioni in B2 sempre da protagonista il club ha deciso di avviare un nuovo ciclo scendendo di categoria, lavorando sul settore giovanile e affidandosi proprio a un allenatore che ha maturato anche una buona esperienza a livello federale: «E’ un discorso che ho affrontato fin da subito con la dirigenza. La scelta di disputare un torneo regionale valorizzando i prodotti del vivaio rientrate alla base credo sia stata una mossa corretta. Quello di B2 sarebbe stato u campionato difficile da affrontare sia dal punto di vista economico sia da quello tecnico. Qualcuno ha parlato di “retromarcia”, a me interessa poco. Credo che fare il passo più lungo della gamba fosse sbagliato. Ci sono diverse giovani interessanti che avremo modo di valutare nel corso della stagione».

Una nuova sfida che non spaventa affatto Azzini: «Sono abituato a lavorare in realtà dove tendenzialmente si riparte da zero o c’è una nuova ripartenza. Gli obiettivi che ci prefiggiamo? Sappiamo che ci sono squadre molto più attrezzate di noi che non nascondono propositi di promozione. Noi dobbiamo prenderci il tempo per crescere e inglobare un po’ il tutto. Vedremo come saremo messi al termine del girone d’andata poi valuteremo».

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