Un migliaio di persone ha fatto da cornice, nella serata di sabato 18 giugno al PalaIgor, alla prima edizione del Galà dello sport novarese, manifestazione fortemente voluta dall’assessore Ivan De Grandis e dalla delegata provinciale del Coni Rosalba Fecchio «per dare un importante segnale di ripartenza all’intero settore dopo due anni fortemente condizionati dalla pandemia».
Tante le società premiate, che hanno sfilato all’interno dell’arena; e un momento particolarmente toccante quando tutti i presenti hanno voluto ricordare con un lungo applauso Leo, il piccolo calciatore del Bulé Bellinzago tragicamente scomparso e del quale nel pomeriggio si era tenuto l’ultimo saluto.
Nel suo intervento di saluto, prima di lasciare la “direzione” della serata a De Grandis, il sindaco Alessandro Canelli, ha ricordato gli sforzi compiuti dall’amministrazione nel settore sportivo e l’impegno «dei prossimi anni sarà indirizzato in quello dell’impiantistica cittadina, fondamentale per la pratica di molte discipline». Le premiazioni hanno dato la possibilità di un attimo di notorietà a tante società portabandiera di sport ingiustamente definiti minori, ma che tuttavia meritano un plauso perché attive grazie a sacrifici di dirigenti e familiari in un momento caratterizzato anche da una crisi che sta rendendo sempre più difficile il reperimento di risorse attraverso contributi e sponsorizzazioni.
Chi non è potuto intervenire direttamente lo ha fatto da “remoto” (termine ormai entrato nel nostro uso quotidiano) come per l’atleta Linda Olivieri o il bomber del Novara FC Dardan Vuthaj, ma gli applausi non sono mancati per società e atleti profondamente legati alla città in sport come il volley (è stata premiata la seconda formazione della Issa, vincitrice del campionato di serie D al termine un percorso netto, caratterizzato da tutte vittorie nell’arco della stagione), l’hockey pista (l’Azzurra ha sfiorato il ritorno in A1), il rugby, il padel, la ginnastica, la scherma, il nuoto. Il tutto alternato dall’esibizione di giovanissimi danzatori.
Nell’insieme una serata riuscita, anche se qualcosa dovrà essere rivisto nel “format” in occasione delle prossime edizioni. Dalla sua collocazione temporale, anche se non appare facile individuare uno “slot” che possa soddisfare tutti, da chi ha già concluso i suoi impegni ad altri alle prese con le fasi cruciali dei propri tornei, sino alla stessa durata della serata. Senza dimenticare che occorrerà ideare qualcosa che permetta ai partecipanti di fermarsi sino alla fine…