Scurato si prepara alla nuova stagione anche se in ritardo

Potrebbe essere una delle ultime società a riprendere, in ordine di tempo, l’attività ma la voglia di ricominciare è tanta anche in casa della Scurato. Superate le mille difficoltà legate al Covid (e che hanno segnato profondamente la società con la scomparsa dello sponsor), il club si ributta con molto entusiasmo nella nuova stagione. Lo ha confermato la stessa d.s. Ingrid Aina: «I sacrifici sono stati parecchi, a cominciare da quello sportivo. Abbiamo infatti a malincuore ceduto il diritto di serie C femminile per affrontare il campionato regionale nella categoria immediatamente inferiore. Poi stiamo lavorando per allestire una seconda compagine che dovrebbe disputare il torneo Territoriale, oltre ad almeno altre tre formazioni del giovanile, una Under 19, 15 e 13».

 

 

Nuovo lo staff tecnico, che sarà presentato nei prossimi giorni, dovuto principalmente agli abbandoni di alcuni elementi come Adami e Crespi, e che molto probabilmente verterà sulla “promozione” di qualche allenatore già presente nell’organico; nuova sarà anche la “rosa”, visto che tante ragazze sono approdate nelle scorse settimane in altri club.

Forse anche per questo, con un “roster” in via di definizione, la Scurato inizierà la preparazione solo il prossimo mese, in ritardo rispetto alla concorrenza, ma in ogni caso desiderosa di ben figurare: «I sacrifici che stiamo affrontando sono molteplici, da quelli economici a quelli logistici – ha detto ancora Aina – Come tante altre realtà siamo alla ricerca di qualche partner che ci consenta di affrontare il campionato con tranquillità, visto che in questi ultimi mesi siamo sopravvissuti grazie a nostre risorse interne».

E poi esiste un po’ per tutti il problema della sede per gli allenamenti… «Qualcuno ha optato per impianti privati. Si tratta di una soluzione che non possiamo permetterci. Utilizzeremo la palestra di piazza del Popolo (quella confidenzialmente conosciuta come “palestra della Questura”, ndr) e poi vedremo il da farsi». Con l’augurio di riprendersi in fretta quella massima categoria regionale oggi persa, ma non per demeriti sul rettangolo di gioco.

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Luca Mattioli

Una risposta

  1. Anche noi del tennistavolonovara siamo fermi.
    La preside dell’I.C.Bellini non ci consente ancora l’ingresso alla palestra Rigutini e siamo in condizioni di inferiorità rispetto all’altra società di Novara, la Regaldi, che non ha i nostri problemi.
    Purtroppo sembra che non venga considerato il fatto che svolgiamo una attività socialmente utile e priva di pericoli rispetto al covid 19, grazie al fatto che a tennistavolo si giochi distanziati.

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Scurato si prepara alla nuova stagione anche se in ritardo

Potrebbe essere una delle ultime società a riprendere, in ordine di tempo, l’attività ma la voglia di ricominciare è tanta anche in casa della Scurato. Superate le mille difficoltà legate al Covid (e che hanno segnato profondamente la società con la scomparsa dello sponsor), il club si ributta con molto entusiasmo nella nuova stagione. Lo ha confermato la stessa d.s. Ingrid Aina: «I sacrifici sono stati parecchi, a cominciare da quello sportivo. Abbiamo infatti a malincuore ceduto il diritto di serie C femminile per affrontare il campionato regionale nella categoria immediatamente inferiore. Poi stiamo lavorando per allestire una seconda compagine che dovrebbe disputare il torneo Territoriale, oltre ad almeno altre tre formazioni del giovanile, una Under 19, 15 e 13».     Nuovo lo staff tecnico, che sarà presentato nei prossimi giorni, dovuto principalmente agli abbandoni di alcuni elementi come Adami e Crespi, e che molto probabilmente verterà sulla “promozione” di qualche allenatore già presente nell’organico; nuova sarà anche la “rosa”, visto che tante ragazze sono approdate nelle scorse settimane in altri club. Forse anche per questo, con un “roster” in via di definizione, la Scurato inizierà la preparazione solo il prossimo mese, in ritardo rispetto alla concorrenza, ma in ogni caso desiderosa di ben figurare: «I sacrifici che stiamo affrontando sono molteplici, da quelli economici a quelli logistici - ha detto ancora Aina - Come tante altre realtà siamo alla ricerca di qualche partner che ci consenta di affrontare il campionato con tranquillità, visto che in questi ultimi mesi siamo sopravvissuti grazie a nostre risorse interne». E poi esiste un po’ per tutti il problema della sede per gli allenamenti… «Qualcuno ha optato per impianti privati. Si tratta di una soluzione che non possiamo permetterci. Utilizzeremo la palestra di piazza del Popolo (quella confidenzialmente conosciuta come “palestra della Questura”, ndr) e poi vedremo il da farsi». Con l’augurio di riprendersi in fretta quella massima categoria regionale oggi persa, ma non per demeriti sul rettangolo di gioco.

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