Si è ufficialmente presentato l’Hockey Novara Veterani

Questa mattina alla pista “Lino Grassi” di viale Buonarroti. Il gruppo, che costituisce una sezione dell'Unvs, prenderà parte a un apposito torneo promosso dalla Fisr che permetterà a tanti campioni del passato di calzare i pattini e vestire la gloriosa maglia azzurra

Tanti campioni del passato più o meno recente e alle loro spalle un bel ritratto di Stefano Dal Lago. E’ l’Hockey Novara Veterani, che costituirà una sezione dell’Unione nazionali veterani dello sport Umberto Barozzi di Novara, che prenderà parte alla prima edizione di un apposito campionato sotto l’egida della Federazione italiana sport rotellistici. La notizia era sulla bocca di tutti in città, ma questa mattina, sabato 2 aprile, in uno dei “luoghi sacri” degli appassionati, la pista scoperta “Lino Grassi” di viale Buonarroti, è avvenuta la presentazione ufficiale. Presenti Luigi Martinoli, attuale presidente della sezione novarese dell’Unvs, Cesare Ariatti, storico segretario della Lega Hockey pista, Daniela Gallina che si occuperà della parte amministrativa, Fabrizio Poli, ancora una volta nelle molteplici vesti di speaker e tanto altro, come quando ai tempi in cui calzava i pattini e seguiva la partita come giocatore-radiocronista, doveva abbandonare microfono e cuffie per scendere in pista e dare il cambio a qualche compagno, e Antonio Barini, il superappassionato entrato anche lui sulla plancia di comando. Senza per questo dimenticare il saluto istituzionale portato dalla vicesindaco Marina Chiarelli e dal parlamentare Marzio Liuni, in gioventù anche lui grintoso portiere di hockey.


Non si tratta certo di una mera operazione nostalgia e neppure derubricarla a una delle tante iniziative “master”. Come succede all’estero anche in Italia si è in qualche modo voluto dare spazio a questo genere di attività con tanto di riconoscimento federale. La stessa Firs ha infatti nominato due referenti nelle persone di Massimo Belligio ed Enrico Gonzo, che si stanno muovendo per mettere in moto il sistema. La scintilla è già scoccata e tante piazze appassionate dello sport con i pattini e bastoni hanno risposto all’appello, da Veneto alla Versilia. Non poteva certo mancare Novara, che a onta di troppi ani di vacche magre, è tuttora ancora universalmente riconosciuta la capitale italiana di questo sport.


E tanti ex, qualcuno ancora in splendide condizioni fisiche, hanno risposto all’appello, da Franco Amato a Enea Monteforte; poi lo stesso Poli, “Bicio” Rollino, passando dalla colonia toscana rappresentata da Roberto Crudeli e i fratelli Massimo ed Enrico Mariotti (intervenuto in videoconferenza), sino a Tommaso Colamaria e altri ancora.

I tempi sono ristretti, come ha ricordato Ariatti. Ci sono tutte le formalità burocratiche da espletare, poi si potrà partire per questa avventura. Una sorta di campionato “numero zero”, con al momento una decina di compagini partecipanti e un format ancora da definire. Ma l’importante è esserci. Ma come si colloca questa nuova realtà e quali saranno i suoi rapporti con le altre realtà cittadine? Con l’Azzurra, società che da una decina danni con molti sacrifici sta comunque consentendo al nome di Novara di rimanere “vivo” in questo sport nessun problema; con quella che qualcuno ha voluto definire una possibile “casa madre” invece no. Niente a che spartire. «Sarà – ha chiosato Martinoli – una sezione dell’Unvs».

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Si è ufficialmente presentato l’Hockey Novara Veterani

Questa mattina alla pista “Lino Grassi” di viale Buonarroti. Il gruppo, che costituisce una sezione dell’Unvs, prenderà parte a un apposito torneo promosso dalla Fisr che permetterà a tanti campioni del passato di calzare i pattini e vestire la gloriosa maglia azzurra

Tanti campioni del passato più o meno recente e alle loro spalle un bel ritratto di Stefano Dal Lago. E’ l’Hockey Novara Veterani, che costituirà una sezione dell’Unione nazionali veterani dello sport Umberto Barozzi di Novara, che prenderà parte alla prima edizione di un apposito campionato sotto l’egida della Federazione italiana sport rotellistici. La notizia era sulla bocca di tutti in città, ma questa mattina, sabato 2 aprile, in uno dei “luoghi sacri” degli appassionati, la pista scoperta “Lino Grassi” di viale Buonarroti, è avvenuta la presentazione ufficiale. Presenti Luigi Martinoli, attuale presidente della sezione novarese dell’Unvs, Cesare Ariatti, storico segretario della Lega Hockey pista, Daniela Gallina che si occuperà della parte amministrativa, Fabrizio Poli, ancora una volta nelle molteplici vesti di speaker e tanto altro, come quando ai tempi in cui calzava i pattini e seguiva la partita come giocatore-radiocronista, doveva abbandonare microfono e cuffie per scendere in pista e dare il cambio a qualche compagno, e Antonio Barini, il superappassionato entrato anche lui sulla plancia di comando. Senza per questo dimenticare il saluto istituzionale portato dalla vicesindaco Marina Chiarelli e dal parlamentare Marzio Liuni, in gioventù anche lui grintoso portiere di hockey.


Non si tratta certo di una mera operazione nostalgia e neppure derubricarla a una delle tante iniziative “master”. Come succede all’estero anche in Italia si è in qualche modo voluto dare spazio a questo genere di attività con tanto di riconoscimento federale. La stessa Firs ha infatti nominato due referenti nelle persone di Massimo Belligio ed Enrico Gonzo, che si stanno muovendo per mettere in moto il sistema. La scintilla è già scoccata e tante piazze appassionate dello sport con i pattini e bastoni hanno risposto all’appello, da Veneto alla Versilia. Non poteva certo mancare Novara, che a onta di troppi ani di vacche magre, è tuttora ancora universalmente riconosciuta la capitale italiana di questo sport.


E tanti ex, qualcuno ancora in splendide condizioni fisiche, hanno risposto all’appello, da Franco Amato a Enea Monteforte; poi lo stesso Poli, “Bicio” Rollino, passando dalla colonia toscana rappresentata da Roberto Crudeli e i fratelli Massimo ed Enrico Mariotti (intervenuto in videoconferenza), sino a Tommaso Colamaria e altri ancora.

I tempi sono ristretti, come ha ricordato Ariatti. Ci sono tutte le formalità burocratiche da espletare, poi si potrà partire per questa avventura. Una sorta di campionato “numero zero”, con al momento una decina di compagini partecipanti e un format ancora da definire. Ma l’importante è esserci. Ma come si colloca questa nuova realtà e quali saranno i suoi rapporti con le altre realtà cittadine? Con l’Azzurra, società che da una decina danni con molti sacrifici sta comunque consentendo al nome di Novara di rimanere “vivo” in questo sport nessun problema; con quella che qualcuno ha voluto definire una possibile “casa madre” invece no. Niente a che spartire. «Sarà – ha chiosato Martinoli – una sezione dell’Unvs».

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