«Situazione assurda, non è giusto penalizzare lo sport di base, abbiamo investito e continuiamo a farlo per i nostri ragazzi. E non è neanche giusto che si crei tensione fra gli stessi ragazzi: magari coetanei ma uno gioca in categoria di carattere nazionale e l’altro no, uno si può allenare e l’altro no. Bisogna fare attenzione». E’ Sergio Ferrarotti, il patron della Polisportiva San Giacomo, a commentare questa situazione di caos totale che dal 24 ottobre ha coinvolto tutto lo sport.
Lunedì la Polisportiva ha fermato tutti i suoi atleti, circa 600, ora potrebbe però far ripartire qualcuno, ossia i circa 130 ragazzi del volley: la Federvolley Fipav infatti ha comunicato che le squadre giovanili di interesse nazionale, ossia le Under 13,15,17 e 19, possono allenarsi e anche gareggiare. Ma i ragazzi fermi nel caso sarebbero comunque tanti: «Abbiamo tutti quanti sottovalutato che il trauma grande di questa situazione riguarda i bambini, soprattutto chi vive in situazioni disagiate, e noi viviamo quotidianamente questi momenti, – dice Ferrarotti – perché togliere due ore alla settimana di attività sportiva?».
La soluzione secondo il presidente è chiara: «Insegniamo ai nostri ragazzi la cultura della persona, del rispetto degli altri. Bisogna tenere le distanze per giocare? Lo faremo, magari non sarà facile, ma i bambini sanno che le regole vanno rispettate e se sono nuove si imparano con la volontà. Noi vorrei essere nei panni di chi decide, ma così facendo stiamo crescendo una generazione di giovani con tante problematiche».