Sport, Crapa, presidente del Volley Novara: «Attendiamo il nuovo Dpcm per capire cosa si potrà fare»

Il Volley Novara, portacolori cittadino della pallavolo maschile, è in attesa di conoscere i nuovi provvedimenti da parte del Governo. Per ora tanto la prima squadra quanto i gruppi del settore giovanile stanno proseguendo la preparazione, ma come una vera e propria “spada di Damocle” il timore tutt’altro che infondato è quello che l’attività debba forzatamente interrompersi.

«Il rinvio dei campionati al prossimo anno (la prima squadra è iscritta al torneo regionale di serie C, ndr) – dice il presidente della società, Roberto Crapa – ha ovviamente influito sulla calendarizzazione della nostra attività. Grazie ai protocolli della Fipav siamo stati finora in grado di allenarci, con la prima squadra al “PalaIgor” e con le altre distribuite fra la palestra dei Salesiani e quella della “Fornara – Ossola” di via Pemuda. Il minimo, visto che è anche impossibile disputare amichevoli o allenamenti congiunti, per far mantenere ai ragazzi un minimo di condizione presumibilmente fino a gennaio».

 

 

Ora però la formazione principale deve fare i conti anche con l’emergenza Covid che ha colpito una parte del gruppo della squadra femminile di A1, con tutte le conseguenze del caso nella gestione degli spazi, ma la preoccupazione maggiore rimane quella di un’ulteriore restrizione decisa a livello governativo.

«Se, come si sente – ammette Crapa – ci sarà un ulteriore giro di vite sugli orari, magari con un lockdown anticipato alle 18, tutto diventerà più difficile per società come la nostra, abituata a svolgere le sue sedute in prima serata. Aspettiamo le decisioni che saranno prese, consapevoli che purtroppo questa volta non ci saranno deroghe».

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Sport, Crapa, presidente del Volley Novara: «Attendiamo il nuovo Dpcm per capire cosa si potrà fare»

Il Volley Novara, portacolori cittadino della pallavolo maschile, è in attesa di conoscere i nuovi provvedimenti da parte del Governo. Per ora tanto la prima squadra quanto i gruppi del settore giovanile stanno proseguendo la preparazione, ma come una vera e propria “spada di Damocle” il timore tutt’altro che infondato è quello che l’attività debba forzatamente interrompersi.

«Il rinvio dei campionati al prossimo anno (la prima squadra è iscritta al torneo regionale di serie C, ndr) – dice il presidente della società, Roberto Crapa – ha ovviamente influito sulla calendarizzazione della nostra attività. Grazie ai protocolli della Fipav siamo stati finora in grado di allenarci, con la prima squadra al “PalaIgor” e con le altre distribuite fra la palestra dei Salesiani e quella della “Fornara – Ossola” di via Pemuda. Il minimo, visto che è anche impossibile disputare amichevoli o allenamenti congiunti, per far mantenere ai ragazzi un minimo di condizione presumibilmente fino a gennaio».

 

 

Ora però la formazione principale deve fare i conti anche con l’emergenza Covid che ha colpito una parte del gruppo della squadra femminile di A1, con tutte le conseguenze del caso nella gestione degli spazi, ma la preoccupazione maggiore rimane quella di un’ulteriore restrizione decisa a livello governativo.

«Se, come si sente – ammette Crapa – ci sarà un ulteriore giro di vite sugli orari, magari con un lockdown anticipato alle 18, tutto diventerà più difficile per società come la nostra, abituata a svolgere le sue sedute in prima serata. Aspettiamo le decisioni che saranno prese, consapevoli che purtroppo questa volta non ci saranno deroghe».

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