Il nuovo decreto potrebbe prevedere di nuovo lo sport di contatto amatoriale. Ma che cosa si intende di preciso? Al momento fra le società sportive a farla da padrone sono agitazione e incertezza. Sono tanti infatti i commenti che si susseguono, anche contrastanti fra loro. Prima l’idea che a fermarsi sarà tutto lo sport tranne di fatto la serie A, poi il ricordo della discussione del mese di marzo in cui si cercava di capire meglio cosa volesse dire sport “di interesse nazionale” e quindi quali categorie sono davvero coinvolte, poi ancora l’ipotesi che a fermarsi saranno solo gli sport con atleti non tesserati e che quindi l’attività giovanile e dei piccoli non si fermerà. Tante ipotesi e poche certezze, almeno fino a quando il nuovo decreto non sarà firmato e reso noto.
A esprimere un parere in merito il presidente novarese della Federazione Italiana pallacanestro Piemonte Gianpaolo Mastromarco: «Le nostre quasi certezze sono state minate da preoccupanti notizie che potrebbero rendere i nostri sforzi vanificati, con la pubblicazione del nuovo Dpcm. Si millantano chiusure di tutte le competizioni amatoriali, senza peraltro precisare la natura e la specifica del termine, creando una sorta di preoccupazione generale.
Il comitato Piemonte monitorerà il reale evolversi della situazione e aggiornerà le proprie Società in presenza di notizie verificate e certe! Per quanto di nostra competenza ed in condivisione con la Consulta dei Presidenti, faremo il possibile per salvaguardare il nostro movimento, sempre nel rispetto e a tutela della nostra salute» ha detto. Proprio lui, insieme ai presidenti regionali di calcio e volley, aveva incontrato venerdì l’assessore regionale Fabrizio Ricca per mediare una soluzione che non facesse morire lo sport.