Tokyo 2020, anche le Paralimpiadi profumano un po’ di Novara per il mondo del tennistavolo. Il novarese Mohamed Amine Kalem è pronto per la sua seconda competizione a cinque cerchi, che si terrà dal 24 agosto al 5 settembre.
Per lui è la seconda esperienza, la prima era stata magica: ripescato come riserva, nel 2016 da Rio in Italia era tornato a casa con una medaglia di bronzo al collo. La partenza per il Giappone è fissata per il 18 agosto, ora Amine Kalem si trova a Lignano Sabbiadoro da un mese in ritiro con la nazionale e ci starà fino al 15. Poi tappa a casa per salutare la famiglia e fare le valigie. La prima gara è fissata per il 25 agosto, non ancora delineati tutti gli orari.
L’Italia si presenta carica: «Ci sono però Cina, Belgio e Giappone che vantano atleti molto forti» spiega Amine Kalem. «Felice? Assolutamente, è il sogno di tutti gli atleti partecipare alle Olimpiadi. Darò il massimo».
Un’emozione diversa rispetto alla prima volta: «Ho un po’ più di adrenalina, gli avversari ora mi conoscono e mi hanno studiato. Pressione? Ne ho un po’, ma è normale, mi aiuta a rimanere concentrato, a migliorarmi. Quando gli avversari ti conoscono devi essere bravo a inventarti qualcosa di nuovo sempre». A fare il tifo per lui c’è la sua famiglia: «La mia bambina mi ha detto di non tornare neanche a casa se non ho una medaglia, – dice ridendo – scherzi a parte, la mia famiglia mi dà tanta carica per fare sempre del mio meglio».