Volley, a un passo dal baratro la Igor fa suo il “derby del Ticino”

Al termine di un'autentica battaglia durata quasi due ore e un quarto le ragazze di Lavarini superano la e-Work Busto Arsizio al tie-break. Grande spettacolo e successo meritato dopo un lungo inseguimento

Ad un passo (o forse anche meno) dal baratro la Igor risorge e supera la e-Work Busto Arsizio al tie-break al termine di un’autentica battaglia durata quasi due ore e un quarto. Un successo costruito pallone dopo pallone, con molta pazienza, inseguito e voluto anche quando sembrava essere tutto sfuggito. Alludiamo al secondo set vinto in rimonta che ha impedito alle ospiti di portarsi sul 2-0, ma anche la reazione nella quarta frazione e poi ancora nel tie-break finale, dominato e vinto più nettamente di quanto non possa dire il punteggio di 15-10. Insomma, in certi momenti Novara dimostra di avere un cuore grande così, trascinata da una Caterina Bosetti in versione super tanto in difesa quanto in attacco. Novarese anche il duello a muro, risolto 17 a 12 per le azzurre (4 a testa per Danesi, Bonifacio e Karakurt).

Igor che inizia con Cambi in regia e Karakurt opposto; Chirichella e Danesi sono le centrali, Bosetti e Adams le bande con Fersino libero. Botta e risposta sino al 3-3 poi Chirichella trova il primo break, poi imitata da Bosetti (6-4). Busto si rifà sotto e contro un controbrak passa a condurre (6-8). Un bell’attacco di Danesi e un errore delle rosse ospiti rovescia nuovamente la situazione. L’equilibrio non si spezza anche se Lavarini chiede tempo sull’11-12. Danesi e Adams frenano un tentativo di fuga della e-Work dopo un lungo scambio (12-13), ma Busto riprende a correre (13-16). Coach Lavarini inverte come di consueto la diagonale inserendo Ituma e Battistoni. Novara precipita a -5 (15-20) e la panchina azzurra è nuovamente costretta a fermare il gioco. Bosetti cerca di tenere in piedi la squadra (17-21) ma è ormai tardi e le varesine conducono in porto il primo set 17-25.


Si cambia campo ma la musica no (1-4 per Busto in avvio di seconda frazione). Bonifacio rileva Chirichella ma la e-Work trova la spinta per allungare (2-7 e gioco fermato da Lavarini). La Igor sfrutta un buon turno in battuta di Adams e qualche errore di troppo delle avversarie per rosicchiare qualcosa (6-9 e tempo questa volta chiesto da Musso). Insistono le azzurre ma a Busto basta poco per riprendere il suo cammino (11-14). Bosetti e Adams contribuiscono alla risalita sino a -1 ma le ospiti non si scompongono e riprendono le distanze prima di farsi aggiuntare dalle azzurere a quota 18. Le speranze della Igor di mettere la freccia sembrano svanire davanti a un muro subito da Bosetti e a un errore di Karakurt (19-22). Il coach novarese, che ha già gettato nella mischia Battistoni, si gioca anche la carta Carcaces. Bonifacio trova un miracoloso 23 pari ma le bustocche conquistano il set point. Mai come stasera la Igor dimostra di avere più di una vita e con un incredibile uno-due-tre si porta a casa il sofferto pareggio (26-24).


Busto torna a comandare le operazioni all’inizio del terzo gioco (4-7 e 5-9). Il muro novarese torna a farsi sentire ma la e-Work rimane costantemente davanti (10-13). Una certa frenesia gioca qualche brutto scherzo da una parte e dall’altra della rete, ma la Igor è più lucida e, come in precedenza, trova l’aggancio a quota 17. Le “bustocche”, però, abbozzano una nuova fuga (17-21). Lavarini spende i suoi time out per far riordinare le idee alle sue ragazze ma questa volta il miracolo non si ripete perché la rincorsa delle azzurre si ferma al 23-25.


Spalle al muro la Igor (con ancora in campo Battistoni e Bonifacio) trova finalmente una buona partenza nel quarto set (3-0 dopo un ace di Bosetti e poi 8-4). A ruoli invertiti rispetto a gran parte del match Novara si trova meglio (11-8 di Karakurt), anche grazie a qualche sbavatura di troppo delle avversarie. Con le unghie e i denti la Igor riesce a difendere il vantaggio (16-13 con Bonifacio). Busto risale sino a -2 (19-17). Il video check conferma un ace di Danesi (21-17), poi Adams scaccia la paura (23-20). Bosetti con la sua solita palla spinta ottiene il set point che vale il tie-break, ma anche stavolta il verdetto è rimandato ai vantaggi e prevale la Igor 26-24.


Tutto rimandato dunque al “set corto”, con Bosetti che “cecchina” per due volte la ricezione ospite dai nove metri (4-1). Busto sbaglia molto e le due squadre vanno al cambio di campo sull’8-3. Un muro di Adams fa subito vedere che indirizzo ha preso il match (11-5). Fioccano i “block” vincenti per Novara ma nonostante la strenua resistenza delle bustocche il derby è azzurro (15-10).


Igor Gornzola Novara – E-Work Busto Arsizio 3-2
(17-25 / 26-24 /
23-25 / 26-24 / 15-10)
Igor:
Cambi, Adams 18, Bresciani ne, Giovannini ne, Battistoni 3, Fersino (L1), Bosetti C. 16, Chirichella 2, Danesi 11, Varela (L2) ne, Bonifacio 9, Carcaces 1, Ituma 2, Karakurt 17. All.: Lavarini.
Busto A.: Battista ne, Degradi 25, Lloid 3, Monza ne, Montibeller 22, Lualdi ne, Stigrot, Colombo ne, Olivotto 5, Zannoni (L1), Omoruyi 17, Zakchaiuo 14, Bressan (L2) ne. All.: Musso.
Arbitri: Saltalippi di Perugia e Papadopol di Mantova.

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Volley, a un passo dal baratro la Igor fa suo il “derby del Ticino”

Al termine di un’autentica battaglia durata quasi due ore e un quarto le ragazze di Lavarini superano la e-Work Busto Arsizio al tie-break. Grande spettacolo e successo meritato dopo un lungo inseguimento

Ad un passo (o forse anche meno) dal baratro la Igor risorge e supera la e-Work Busto Arsizio al tie-break al termine di un’autentica battaglia durata quasi due ore e un quarto. Un successo costruito pallone dopo pallone, con molta pazienza, inseguito e voluto anche quando sembrava essere tutto sfuggito. Alludiamo al secondo set vinto in rimonta che ha impedito alle ospiti di portarsi sul 2-0, ma anche la reazione nella quarta frazione e poi ancora nel tie-break finale, dominato e vinto più nettamente di quanto non possa dire il punteggio di 15-10. Insomma, in certi momenti Novara dimostra di avere un cuore grande così, trascinata da una Caterina Bosetti in versione super tanto in difesa quanto in attacco. Novarese anche il duello a muro, risolto 17 a 12 per le azzurre (4 a testa per Danesi, Bonifacio e Karakurt).

Igor che inizia con Cambi in regia e Karakurt opposto; Chirichella e Danesi sono le centrali, Bosetti e Adams le bande con Fersino libero. Botta e risposta sino al 3-3 poi Chirichella trova il primo break, poi imitata da Bosetti (6-4). Busto si rifà sotto e contro un controbrak passa a condurre (6-8). Un bell’attacco di Danesi e un errore delle rosse ospiti rovescia nuovamente la situazione. L’equilibrio non si spezza anche se Lavarini chiede tempo sull’11-12. Danesi e Adams frenano un tentativo di fuga della e-Work dopo un lungo scambio (12-13), ma Busto riprende a correre (13-16). Coach Lavarini inverte come di consueto la diagonale inserendo Ituma e Battistoni. Novara precipita a -5 (15-20) e la panchina azzurra è nuovamente costretta a fermare il gioco. Bosetti cerca di tenere in piedi la squadra (17-21) ma è ormai tardi e le varesine conducono in porto il primo set 17-25.


Si cambia campo ma la musica no (1-4 per Busto in avvio di seconda frazione). Bonifacio rileva Chirichella ma la e-Work trova la spinta per allungare (2-7 e gioco fermato da Lavarini). La Igor sfrutta un buon turno in battuta di Adams e qualche errore di troppo delle avversarie per rosicchiare qualcosa (6-9 e tempo questa volta chiesto da Musso). Insistono le azzurre ma a Busto basta poco per riprendere il suo cammino (11-14). Bosetti e Adams contribuiscono alla risalita sino a -1 ma le ospiti non si scompongono e riprendono le distanze prima di farsi aggiuntare dalle azzurere a quota 18. Le speranze della Igor di mettere la freccia sembrano svanire davanti a un muro subito da Bosetti e a un errore di Karakurt (19-22). Il coach novarese, che ha già gettato nella mischia Battistoni, si gioca anche la carta Carcaces. Bonifacio trova un miracoloso 23 pari ma le bustocche conquistano il set point. Mai come stasera la Igor dimostra di avere più di una vita e con un incredibile uno-due-tre si porta a casa il sofferto pareggio (26-24).


Busto torna a comandare le operazioni all’inizio del terzo gioco (4-7 e 5-9). Il muro novarese torna a farsi sentire ma la e-Work rimane costantemente davanti (10-13). Una certa frenesia gioca qualche brutto scherzo da una parte e dall’altra della rete, ma la Igor è più lucida e, come in precedenza, trova l’aggancio a quota 17. Le “bustocche”, però, abbozzano una nuova fuga (17-21). Lavarini spende i suoi time out per far riordinare le idee alle sue ragazze ma questa volta il miracolo non si ripete perché la rincorsa delle azzurre si ferma al 23-25.


Spalle al muro la Igor (con ancora in campo Battistoni e Bonifacio) trova finalmente una buona partenza nel quarto set (3-0 dopo un ace di Bosetti e poi 8-4). A ruoli invertiti rispetto a gran parte del match Novara si trova meglio (11-8 di Karakurt), anche grazie a qualche sbavatura di troppo delle avversarie. Con le unghie e i denti la Igor riesce a difendere il vantaggio (16-13 con Bonifacio). Busto risale sino a -2 (19-17). Il video check conferma un ace di Danesi (21-17), poi Adams scaccia la paura (23-20). Bosetti con la sua solita palla spinta ottiene il set point che vale il tie-break, ma anche stavolta il verdetto è rimandato ai vantaggi e prevale la Igor 26-24.


Tutto rimandato dunque al “set corto”, con Bosetti che “cecchina” per due volte la ricezione ospite dai nove metri (4-1). Busto sbaglia molto e le due squadre vanno al cambio di campo sull’8-3. Un muro di Adams fa subito vedere che indirizzo ha preso il match (11-5). Fioccano i “block” vincenti per Novara ma nonostante la strenua resistenza delle bustocche il derby è azzurro (15-10).


Igor Gornzola Novara – E-Work Busto Arsizio 3-2
(17-25 / 26-24 /
23-25 / 26-24 / 15-10)
Igor:
Cambi, Adams 18, Bresciani ne, Giovannini ne, Battistoni 3, Fersino (L1), Bosetti C. 16, Chirichella 2, Danesi 11, Varela (L2) ne, Bonifacio 9, Carcaces 1, Ituma 2, Karakurt 17. All.: Lavarini.
Busto A.: Battista ne, Degradi 25, Lloid 3, Monza ne, Montibeller 22, Lualdi ne, Stigrot, Colombo ne, Olivotto 5, Zannoni (L1), Omoruyi 17, Zakchaiuo 14, Bressan (L2) ne. All.: Musso.
Arbitri: Saltalippi di Perugia e Papadopol di Mantova.

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