La Igor si aggiudica al tie – bresk la “maratona” di Scandicci riuscendo a prevalere al termine di un incontro prolungatosi sino a sfiorare le tre ore. E’ arrivata la vittoria in trasferta contro una formazione di livello guidata dall’ex coach Barbolini, ma ci sarà tuttavia ancora qualcosa da rivedere in casa novarese, che dopo aver quasi dominato le prime due frazioni è riuscita ancora una volta a complicarsi la vita concedendo alle padrone di casa prima di accorciare le distanze, poi di impattare e alla fine di ottenere il match point poi annullato. Peccato per il punto lasciato per strada, ma importante era comunque trovare il primo acuto lontano dalle mura amiche ma soprattutto l’unità del gruppo, capace di fare quadrato nel momento di maggiore difficoltà.
La Igor, che si presenta in Toscana prima di Zanette, risultata positiva al Covid senza venire a contatto con il resto della squadra, e con Chirichella ancora parzialmente utilizzabile, inizia con molto giudizio e trova il primo break con un ace di Smarzek inizialmente contestato dalla panchina locale. Herbots allunga (11-14) ma Scandicci si scuote e con un parziale di 4-0 trova aggancio e sorpasso. E’ questione di un attimo, perché la Igor, grazie a un buon momento con Caterina Bosetti, va a prendersi il primo set 21-25.
Dopo il cambio di campo è ancora la schiacciatrice varesina a rendersi protagonista del primo tentativo di fuga novarese (1-5). Le ragazze di Lavarini ingranano sempre più le marce alte e con Herbots e Smarzek galoppano sino al 17-25 timbrato dalla belga: 2-0.
Prova a rientrare in partita la Savino del Bene all’inizio del terzo set (5-3), poi qualche protesta da parte delle toscane (visti problemi tecnici nella possibilità di chiamare il video challenge in questa fase della gara) rimettono in carreggiata le azzurre. Stysiak e qualche disattenzione di troppo da parte di Novara consentono a Scandicci di tentare l’allungo e costringere Lavarini a fermare il gioco. Una spenta Smarzek viene rilevata da Daalderop e l’impatto dell’olandese sul match è positivo anche se le padrone di casa rimangono davanti (17-13). Si rivede in campo Chirichella ed è la centrale napoletana a firmare il -1 (17-16). Ancora Herbots e Bosetti riportano il match in parità, ma lo sprint è di Scandicci con un muro di Malinov (25-23).
Una Igor tornata a pasticciare consente alla Savino del Bene di scappare (4-1 e tempo chiesto dalla panchina novarese) in avvio di quarta frazione. Il divario si assottiglia, poi si assiste a sorpassi e controsospassi. Lavarini si gioca anche la carta Battistoni ma la partita si trascina al tie – break con lo stesso punteggio della frazione precedente.
Nel “set corto” tocca a Herbots rompere l’equilibrio e mandare la Igor al cambio di campo sul +3 (5-8). Tutto inutile, perché Scandicci aggancia a quota 10 e dopo una delle tante interruzioni (con tanto di cartellino rosso a Lavarini) Novara riesce alla fine a prevalere 16-18, portandosi a casa due sudatissimi punti.
Nell’immediato dopogara per coach Stefano Lavarini «è stata una bellissima partita. La cosa che voglio esaltare è stato il carattere delle ragazze, in partita sempre. Nei primi due set siamo sempre stati davanti, poi abbiamo subito il ritorno Scandicci. Avevamo la possibilità di fare meglio, ma non era facile».
Savino del Bene Scandicci 2
Igor Gorgonzola Novara 3
(21-25 / 17-25 / 25-23 / 25-23 / 16-18)
Scandicci: Stysiak 36, Malinov 4, Popovic 3, Markovic 5, Pietrini 18, Merlo (L1), Lubian 9, Carocci (L2) ne, Cecconello ne, Samadan ne, Drewniok 2, Bosetti L., Courtney 2, Camera. All.: Barbolini.
Igor: Populini ne, Herbots 22, Napodano, Battistoni, Bosetti C. 22, Chirichella 2, Sansonna (L), Hancock 4, Bonifacio 3, Washington 13, Smarzek 13, Costantini (L2) ne, Daalderop 2. All.: Lavarini.
Arbitri: Gasparro di Agropoli e Caretti di Guidonia.