Non si può proprio dire che l’avventura olimpica della Nazionale femminile stia iniziando nel migliore dei modi. Prima il problema fisico, fortunatamente a quanto pare di lieve entità, accusato nel giorni scorsi da Sara Bonifacio, che ha costretto la centrale di Alba (e unica “igorina” rimasta a disposizione) a preparare anzitempo la valigia. Un imprevisto che ha così offerto una giustificazione alternativa a quella di un probabile “taglio” in vista dell’appuntamento di Parigi, dovendo lo staff azzurro forzatamente presentare una “lista” di sole dodici (più una riserva) giocatrici, ed essendo quel ruolo già “coperto” dal trio Anna Danesi, Sarah Fahr e Marina Lubian.
Poi, martedì sera, la sconfitta al tie-break nell’amichevole contro la Serbia. Su questo match in poco più di ventiquattro ore si è già detto e scritto molto. Certo, nessuno si sarebbe aspettato di ripetere la facile vittoria ottenuta in Nations laeague, quando Giovanni Guidetti, tecnico delle campionesse del mondo in carica, aveva di fatto schierato le “seconde linee”. E’ anche vero che il match giocato al “Palazzo Wanny” di Firenze si è comunque trascinato al quinto set e, come spesso accade in queste circostanze, sono poi i dettagli a fare la differenza, Però, nonostante le azzurre siano state in grado di giocarsela fino alla fine contro Boskovic e compagne, mai come in questa occasione il commissario tecnico Julio Velasco (nella foto FIPAV a destra insieme ai suoi collaboratori Lorenzo Bernardi e Massimo Barbolini) è parso decisamente contrariato per la prestazione del gruppo.
Infine, nel corso dell’allenamento congiunto sempre contro le serbe nel primo pomeriggio di ieri, l’infortunio subito dalla schiacciatrice di Vallefoglia Alice Degradi. Poche le notizie trapelate da questo test match giocato a porte chiuse (dal punto di vista sportivo si sa che è terminato in parità, 2-2) e… blindatissimo. Si sa solo che, come comunicato dall’ufficio stampa della Fipav, Velasco ha convocato d’urgenza altre due bande, Stella Nervini e Loveth Omoruyi.
La speranza è ovviamente quella di recuperare in tempo utile Degradi (tra l’altro una delle protagoniste del recente successo nella VNL), lei stessa pescata un po’ a sorpresa, vista l’assenza di un’altra infortunata come Elena Pietrini, per “rimpolpare” la batteria di schiacciatrici – ricevitrici limitata alle sole Myriam Sylla e Caterina Bosetti, più Gaia Giovannini da utilizzare prevalentemente nelle fasi difensive. Insomma, per l’Italia la coperta si è improvvisamente accorciata…