Quando, sul 14-12 nel tie-break, si è sentito il fischio arbitrale che ha “pizzicato” un’invasione di Robinson, il “Pala Igor” esplode. Gioia strozzata, perché il tecnico di Conegliano Daniele Santarelli, aggrappandosi alla forza della disperazione, chiede un check. L’attesa stavolta dura però pochissimi secondi perché le immagini confermano il verdetto. Secondo boato e nuova corsa in campo delle ragazze di Lorenzo Bernardi, autrici mercoledì sera di un’autntica impresa. Quella di feramare la “striscia” di 45 vittorie consecutive della Imoco fra campionato e coppe e di guadagnarsi il diritto di tornare a Treviso sabato sera per giocarsi la “bella” di questa semifinale scudetto.
«Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale – ha detto il tecnico quasi a caldo – Tutti quanti si meritavano una serata del genere. Le ragazze, la società, tutti i membri dello staff, anche quelle persone che stanno dietro le quinte, ma il cui contributo è prezioso. E poi gli sponsor, i tifosi e la città. Qualcosa che sembrava impossibile siamo riusciti a concretizzarla».
«Dopo l’esito di garauno – ha continuato – le ragazze sono state bravissime a resettare, recuperare energie e poi metterle in campo. Non siamo Conegliano e non parlo di un eventuale loro approccio sbagliato alla gara. Di sicuro hanno trovato una squadra come la nostra che ci ha creduto e ha voluto provarci fin dal primo pallone. Poi è chiaro che interrompere la loro imbattibilità, cosa non riuscita a Milano, Scandicci, Vakif ed Eczacibasi, penso che sia un motivo di orgoglio, indipendentemente da come finirà questa serie».
Un successo con il cuore ma anche grazie a una buona pallavolo: «Loro hanno commesso diversi errori, cosa non da loro. Però è chiaro che quando succedono queste situazioni favorevoli dobbiamo essere bravi a sfruttarle. Il grande merito che ha avuto questa squadra è quella di costruirsi attraverso un percorso che non è ancora finito. Una mentalità diversa. Dico sempre che una mentalità vincente si costruisce vincendo. Queste partite ti aiutano tanto».
Il ritratto della felicità lo si legge anche sul volto di Greta Szakmary, Mvp di questo incontro destinato in qualche modo a passare alla storia: «Sono orgogliosa di quello che abbiamo fatto stasera e di fare parte di questo gruppo – ha detto la giocatrice ungherese – In garauno avevamo subito dall’inizio alla fine ma in questi giorni abbiamo lavorato per mostrare a tutti che non eravamo la squadra di domenica scorsa. Abbiamo ritrovato quel fuoco che ci ha consentito di ribaltare la serie contro Chieri e ora guardiamo alla prossima sfida come una grande opportunità. Conegliano rimane fortissima, però noi faremo di tutto per prolungare la nostra avventura».
Imoco – Igor vivrà dunque l’appendice della “bella”. Cosa che non ci sarà invece in Milano – Scandicci, alla vigilia indicata come la serie di semifinale più incerta. Invece le toscane di Massimo Barbolini hanno replicato sempre ieri sera all’“Allianz Cloud” il 3-0 di garauno conquistando per per prime l’accesso alla finale. Per l’ambiziosa Vero Volley sogni tricolori ancora una volta infranti, anche se rimane l’atto conclusivo della Champions, dove in una sfida tutta italiana si ritroveranno di fronte proprio Conegliano.