Non è bastata la “spinta” di quasi 4 mila tifosi alla Igor per fermare la marcia inesorabile della “corazzata” Conegliano, da domenica sera più che mai in fuga al comando della classifica. A fronte di una prestazione comunque non priva di sbavature da parte delle “pantere”, le azzurre hanno pagato la solita incostanza nel rendimento. Primi due set davvero bruttini, un terzo positivo e un quarto che ha visto Novara alla fine penalizzata dallo strappo iniziale da parte della Imoco, che ha reso vano ogni tentativo di portare il match almeno al tie-break.
«Prima di tutto dobbiamo tenere in considerazione il valore del nostro avversario – questa l’analisi a caldo del coach novarese Lorenzo Bernardi – Loro sono una squadra che in certi momenti ti toglie il fiato. Possiedono dei sincronismi, si conoscono a meraviglia, alcune volte volte basta uno sguardo tra le loro giocatrici per capirsi perfettamente. Noi tutto questo ce lo stiamo costruendo piano piano».
«Abbiamo perso – ha continuato – ma penso che ci siano stati dei passi in avanti, con delle risposte positive in determinate situazioni che prima non riuscivano così bene. Dobbiamo essere consapevoli che per avvicinarci a Conegliano dobbiamo compiere un passo importante; quando giochi con un avversario di questo di tipo non devi fare cose straordinarie, ma giocare molto bene in alcune circostanze, come nei primi due set e nella parte cruciale del quarto, che non siamo riusciti a fare. Dobbiamo sfruttare le situazioni “facili”: dinamiche semplici, coperture che non possono cadere, pallonetti che devi prendere, ricezioni che non puoi sbagliare. Paradossalmente abbiamo incassato degli ace da battitori che, in teoria, dovevano essere meno difficili. In ogni caso penso che questa sia la strada giusta. Però in questo momento dobbiamo subito mettere la testa sull’Olympiakos e poi immediatamente ricaricare le pile per cercare di vincere contro Scandicci».
Un ultimo pensiero Bernardi lo ha voluto riservare al pubblico: «E’ straordinario giocare in questo clima e in questa atmosfera – ha detto – Penso che i nostri tifosi abbiano aiutato molto le nostre ragazze anche nei momenti di difficoltà. Poter giocare sentendo il calore di tutta la città sono stimolo, adrenalina e benzina in più».
Per capitan Cristina Chirichella «quella che è ci è mancata è soltanto un po’ di continuità. Nel quarto set, se non avessimo avuto quel parziale negativo all’inizio saremmo state punto a punto. Sappiamo che concedi a Conegliano tanto vantaggio poi diventa difficile. Penso che da questa partita siamo uscite con tante cose su cui lavorare, ma con la consapevolezza che possiamo giocarcela».