Quando è caduto il muro di Anna Danesi per il 25-21 del quarto set la festa in casa Igor ha finalmente potuto avere inizio. Per la verità la quarta frazione è stata in realtà quasi platonica, perché i giochi si erano di fatto conclusi nel set precedente, anche quello concluso a 21, con il punto decisivo della giovane Kapralova che ha aperto alla Igor le porte della finale di Challenge Cup. Un 3-1, che fa il paio con quello ottenuto la scorsa settimana, e che tra l’altro contribuisce a mantenere aperta la “striscia” di vittorie consecutive delle azzurre in ambito europeo, ora salita a tredici successi.
Un “filotto” iniziato con il trittico della Wevza Cup e proseguito nel lungo cammino della Challenge, dal turno preliminare contro Casalmaggiore sino al secondo match di ieri sera a Wiesbaden. E fra due settimane Cristina Chirichella e compagne affronteranno nella doppia sfida (andata all’ombra della Cupola) le francesi del Nantes.
«Contava il risultato, contava vincere e lo abbiamo fatto – ha detto nell’immediato dopo partita coach Lorenzo Bernardi – La finale di Challenge Cup rappresenta per noi un obiettivo molto importante. Adesso abbiamo però due partite di campionato (il big match di sabato a Milano e il recupero con Casalmaggiore in quello successivo, ndr) e due settimane di tempo per prepararci alle due partite con le francesi».
«Sarà un confronto ancora più tosto – ha aggiunto il tecnico novarese – Loro sono in testa nel campionato d’Oltralpe e stanno disputando una grande stagione. Sfrutteremo questo tempo per recuperare, cercando di farci trovare pronte dal punto di vista fisico ma anche mentale».
«Siamo contente – gli ha fatto eco Anna Danesi, autrice, come detto, del punto conclusivo – E’ stata una vittoria importante e sofferta. Credo che sia giusto fare i complimenti alle nostre avversarie per quanto sono riuscite a mettere in campo nel corso delle due partite. Il Nantes? Sono un’ottima squadra e nell’economia della doppia sfida sarà importante partire bene fin da subito, dalla partita di andata che giocheremo in casa».