Il giro di campo di Cristina Chirichella e compagne fra gli applausi del pubblico e con la Challange Cup conquistata due settimane fa a Nantes (nella foto di Santi) ha contribuito a stemperare in parte, sul rettangolo di gioco come sugli spalti, l’amarezza per l’esito del big match contro la Savino Del Bene Scandicci. I tre “ceffoni” ricevuti dalla Igor (magari solo il terzo, quando le azzurre hanno proprio mollato…), oltre a “sigillare” il quarto posto in classifica di Novara che garantirà la partecipazione alla Cev Cup la prossima stagione, proietta in questo momento le toscane come le vere possibili “anti” Conegliano. A nostro avviso (salvo poi essere smentiti dal campo) Milano appare troppo discontinua per impensierire le “pantere”, visto che già in due occasioni (Supercoppa e Coppa Italia) ha provato sulla sua pelle cosa vuol dire affrontare l’Imoco in una partita con in palio un trofeo.
In casa Igor coach Lorenzo Bernardi ha accettato il verdetto del campo, ribadendo quanto da lui affermato subito dopo la vittoria colta proprio a Milano: «Questa stagione è iniziata con un obiettivo molto chiaro, che era il quarto posto. Lo abbiamo di fatto ottenuto, conquistando in più la Challenge Cup. Se qualcuno ha costruito delle aspettative molto più grandi, non sono stato di sicuro io. Sapevamo del nostro potenziale e conosciamo anche il perché le tre che ci stanno davanti sono più forti di noi. Mi spiacerebbe – ha continuato – se il fatto di non aver conquistato una posizione migliore rischierebbe di cancellare quanto buono di fatto in questa stagione, che è tantissimo. Il percorso delle mie ragazze rimane straordinariamente positivo».
Bernardi ha voluto ricordare come, quando mancano due partite al termine della regular season, sia già stato superato il bottino di punti dello scorso anno e ancora: «Abbiamo perso una sola partita contro le squadre “sotto” di noi (l’1-3 contro Casalmaggiore, ndr) e siamo riusciti a vincere contro Milano… Dire che in questo momento valiamo un terzo posto sarebbe passare per presuntuosi».
Tornando al match contro Scandicci al tecnico è stato chiesto se con in campo Markova sarebbe potuto cambiare qualcosa: «Non parlo mai delle assenti – ha replicato – perché manca una controprova. L’unica cosa che posso dire è che non siamo mai riusciti a giocare contro le “big” con la squadra al completo, come del resto in quasi tutto il campionato. Ma con questo non voglio dire che senza infortunate saremmo arrivati primi o secondi… Però sarebbe stato bello avere la possibilità di usufruire di tutta la potenzialità della squadra. Contro la Savino Del Bene la cosa che mi è dispiaciuta è che nei primi due set potevamo fare qualche cosa di più, soprattutto in difesa. Loro sono state molto aggressive, hanno difeso tantissimo e noi no. Purtroppo una delle nostre caratteristiche è che contro le squadre superiori a noi facciamo fatica a giocarcela a viso aperto. Il terzo parziale? Mi dispiace, soprattutto per i tifosi. Però quando questo tipo di squadre ti mettono pressione unita a tanta qualità è chiaro che può succedere».