Se non pochi tifosi hanno tirato letteralmente un sospiro di sollievo quando è caduto l’ultimo pallone (un nuro di Cristina Chirichella), la soddisfazione in casa Igor al termine della gara di andata delle semifinali di Challenge Cup contro il Wiesbaden è evidente. Una vittoria “pesante” in termine di punteggio (un 3-1 di partenza può dire tanto e poco allo stesso tempo), strappato con i denti da una squadra che ancora una volta ha dimostrato compattezza nei momenti di difficoltà. Al di là forse dell’estetica, come ha detto alla fine il coach Lorenzo Bernardi.
«Sappiamo che non siamo “belli” come lo eravamo un paio di mesi fa. Lo dobbiamo accettare – così l’allenatore novarese (nella foto di Santi durante il “colloquio” con la squadra a fine partita) -. ma è stato importante vincere. Dobbiamo essere consapevoli che per rimanere in campo, per realizzare un punto alla volta dobbiamo soffrire un pochino di più di quello che eravamo abituati. So perfettamente – ha poi aggiunto – che tutti vorrebbero vedere la squadra bella come all’inizio di stagione, ma questo non è possibile. Ritorneremo ad essere belli come prima ma, come ripeto sempre, la squadra va “amata” anche quando qualche cosa non va bene. E’ troppo facile farlo quando le cose vanno bene».
Per Sara Bonifacio, eletta Mvp del match (16 punti, un ace, 2 muri e l’81% in attacco il suo score personale), si è trattato di un successo fondamentale, con il non indifferente “peso” di averlo ottenuto da tre punti: «Partita difficile, come ce lo aspettavamo. Adesso affronteremo quella di ritorno con questo vantaggio. Non dico che sarà facile, ma sicuramente andremo in Germania con il morale ancora più alto».
Un match complicato fin dall’inizio, poi quella bella reazione sul finire del secondo set che di fatto ha “girato” la partita: «Siamo state brave a recuperare un distacco evidente – ha confermato la centrale di Alba – Poi il terzo parziale ci ha dato ancora più carica, finendo per imporci bene. Però questa squadra non molla e nei momenti di difficoltà siamo riuscite a venirne fuori».
La Igor è insomma a metà del percorso, carica per il risultato ottenuto e consapevole che la prossima settimana in Germania sarà un’altra battaglia. Ma, si spera, con una Caterina Bosetti in più…