Dopo il danno, rappresentato dalla prima sconfitta della Igor nel suo cammino in Champions in quel di Istanbul, nella serata di venerdì è giunta un’amara beffa per la società novarese. La Cev, tornando sui suoi passi e preso atto dell’accordo fra il Dukla Liberec e la Dinamo Mosca, ha infatti deciso di annullare il 3-0 a tavolino a favore del club ceco per la mancata presenza della squadra russa, disponendo la disputa del match per il prossimo 13 febbraio, all’antivigilia dell’ultimo turno della Pool C, quando la squadra moscovita dovrà essere di scena proprio a Novara.
Un’ipotesi che poteva anche essere presa in considerazione, ma che a questo punto suona come un’autentica doccia gelata per le ragazze di Stefano Lavarini, passate dalla certezza della qualificazione, nonostante l’1-3 subito in riva al Bosforo da parte di una squadra presentatasi con solo nove giocatrici a referto per le note vicende legate al Covid, a doversi giocare il “pass” proprio nello scontro diretto contro la formazione russa.
Il “pasticcio” Liberec – Dinamo Mosca, come si ricorderà, ha avuto origine dal fatto che l’ambasciata della Repubblica Ceca a Mosca non ha a suo tempo concesso i visti d’ingresso a cinque componenti dello staff russo. Tanto è bastato alla Dinamo per rinunciare alla trasferta. La Cev, visto che il suo regolamento non prevede (a questo punto verrebbe da dire “prevedeva”…) deroghe e rinvii nemmeno per la pandemia (una squadra è infatti tenuta a presentarsi con un minimo di sette giocatrici, la Igor lo ha fatto con nove), ha fatto scattare il 3-0 a tavolino. Ora questo improvviso dietro-front, che costringerà prima di tutto la stessa Igor a riprogrammare la sua preparazione in vista di una partita fondamentale per uno dei suoi obiettivi stagionali.