Alla vigilia non era affatto scontato, vista la giornata feriale, l’orario non particolarmente felice, un avversario certamente non richiamo come la Svezia e, perché no?, anche l’assenza di qualche giocatrice di richiamo come quelle di Conegliano e Milano (giustamente alle prese con ancora qualche giorno di vacanza), ma Novara ha risposto positivamente alla sua “prima volta” come sede di una partita della Nazionale italiana di volley femminile.
Così sono stati circa tremila (per la precisione 2.549 secondo quanto poi comunicato dalla Federvolley) gli appassionati che hanno gremito questa sera, mercoledì 8 maggio, il “Pala Igor” (nella foto in alto un momento durante l’esecuzione degli inni nazionali) per la prima uscita della rinnovata formazione azzurra del nuovo tecnico Julio Velasco nella sua fase di avvicinamento alla Nations league, manifestazione dalla quale l’Italia si attende il “pass” per poi prendere parte al torneo olimpico di Parigi.
Tanta soddisfazione e una certa dose di emozione ha accompagnato tutti, a cominciare dal coach di La Plata: «Per me e per diverse ragazze l’emozione si è fatta un po’ sentire. Il match (vinto agevolmente 3-0 con parziali significativi, 25-13, 25-9 e ancora 25-13, ndr) non ci ha creato molti problemi, però in questo tipo di sfide non è facile tenere alta l’attenzione. Abbiamo fatto vedere buone cose soprattutto in copertura e hanno funzionato alcune soluzioni in attacco, a muro, mentre è stato importante sbagliare pochi servizi senza battere facile».
Velasco ha poi parlato del fatto che non sia stato facile presentarsi a questa prima partita dopo settimane di lavoro ma con gruppi di giocatrici arrivate in periodi diversi, mentre qualche ragazza è stata tenuta a riposo, come Sara Bonifacio, per piccoli problemi fisici. Soddisfazione per la squadra («Ho a disposizione un bellissimo gruppo che sta lavorando con grande attenzione») ma anche per il suo staff, a partire dai suoi principali collaboratori come Massimo Barbolini e Lorenzo Bernardi: «Averli al mio fianco è un vero e proprio lusso assoluto. Nel corso delle riunioni escono sempre cose nuove e questo è positivo».
Tanta Igor anche in campo, con Anna Danesi, Caterina Bosetti ed Eleonora Fersino schierate nel 6+1 partente, mentre Francesca Bosio ha dato il cambio a Carlotta Cambi nelle fasi di inversione della diagonale, partendo titolare nell’ultimo set: «Anche se sono diverse stagioni che gioco in Nazionale ogni volta ricominciare è sempre emozionante – ha detto la centrale bresciana, al suo debutto con la “striscia” di capitana – Abbiamo messo in campo quanto fatto in allenamento anche se sappiamo che possiamo dare di più. La VNL? Dobbiamo conquistare più punti possibile, senza crearci auto pressione».
«Una bella partita anche se il livello non è stato alto – ha detto invece Eleonora Fersino – Sono diverse settimane che ci stiamo allenando, Velasco sta portando nuove idee che cerchiamo di applicare in campo, Non siamo ancora al top dal punto di vista fisico perché l’estate sarà lunga. E’ giusto avere adesso le gambe pesanti per raccogliere i frutti più avanti».
Poco da dire su questo primo test contro la volonterosa formazione scandinava guidata da Giulio Cesare Bregoli. Nell’Italia la top scorer è poi risultata Camilla Mingardi con 12 punti, mentre a muro si è distinta Tasmina Akrari, al debutto assoluto in maglia azzurra insieme a Stella Nervini e Benedetta Sartori. Al via da diagonale è formata da Cambi e Antropova; Danesi e Akrari sono le centrali, Bosetti e Degradi le bande con Fersino libero. Dopo una fase di studio ci vuole il primo punto di Antropova per trovare il break iniziale. Una volta presi i ritmi giusti le azzurre spingono (13-7) e chiudono la prima frazione 25-13 con Mingardi.
Stesso 6+1 anche nel secondo set con un pallonetto di Antropova che vale il +3 (9-6). L’opposto di Scandicci si ripete schiacciando senza praticamente saltare una rigiocata lunga svedese (13-6). L’Italia non fa assolutamente sconti (ace di Danesi per il 19-8) sino al 25-9 di Nervini per il 2-0.
Terzo gioco con Velasco che mette in campo Bosio in palleggio e Mingardi opposto; Piva e Nervini sono le schiacciatrici, Akrari e Sartori le centrali con Spirito libero. La Svezia regge sino al 9-5, poi Mingardi “doppia” le avversarie (20-10 dai nove metri) e Sartori chiude i conti a muro (25-13). Giovedì sera si replica a Piacenza.
Italia – Svezia 3-0
(25-13 / 25-9 / 25-13)
Italia: Degradi 7, Cambi 2, Bosio, Spirito (L2), Fersino (L1), Bosetti C. 7, Danesi 5, Nervini 6, Piva 2, Mingardi 12, Antropova 6, Akrari 11, Sartori 2. All.: Velasco.
Svezia: Andersson L. 3, Malm, Lazic 5, Gustavsson, Brink (L), Nilsson S. 3, Van Leusen, Julevik 1, Haak A. 10, Nilsson J., Lindberg 2, Broberg, Andersson E. All.: Bregoli.
Arbitri: Venturi di Torino e Scotti di Verbania.