Volley, gettando il cuore oltre l’ostacolo la Igor fa sua la prima semifinale di Challenge Cup

Sotto di un set e a un passo dalla sconfitta nel secondo, le ragazze di Bernardi, prive di Bosetti per un problema al ginocchio, superano per 3-1 le tedesche del Wiesbaden. Match di ritorno la prossima settimana in Germania

Gettando letteralmente il cuore oltre l’ostacolo la Igor riesce a prevalere nel primo match della semifinale di Challenge Cup domando alla distanza e in rimonta una ostica Wiesbaden, dimostratasi avversaria di tutto rispetto e non a caso giunta a questo atto dopo aver eliminato anche il quotato Galatasaray. Sotto di un set e 17-23 nel secondo, le ragazze di Lorenzo Bernardi sono poi riuscite a risalire la china andando a chiudere una contesa aggiudicandosi i tre parziali successivi (con una rimonta anche nel quarto) nonostante l’handicap di aver affrontato questo appuntamento priva di Caterina Bosetti. L’ultima tegola in casa novarese è stata infatti rappresentata dallo stop della schiacciatrice varesina, stasera a referto come secondo libero ma di fatto inutilizzabile a causa di un’infiammazione al ginocchio destro, non quello operato nel 2018. Lo staff medico della società punta a recuperarla per il match in Germania della prossima settimana.

Scelte quindi obbligate in banda per il coach novarese, con la coppia Szakmary – Buijs; Bonifacio e Chirichella solo le centrali, Bosio in regia con Akimova opposto e Fersino libero. Una buona battuta consente alle azzurre di mettere temporaneamente il naso davanti grazie a Chirichella e Szakamary (6-3). Le tedesche si dimostrano tenaci ma in questa fase della gara è Buijs ad essere cercata da Bosio (9-7). Wiesbaden sorpassa ma ci pensa Akimova a mettere le cose a posto con tre punti consecutivi (e un errore in attacco delle ospiti) per il 13-10 che costringe il tecnico Sossenheimer a fermare il gioco.

Qualache distrazione nella metà campo novarese costa però il 15-16 e la Igor non riesce più a esprimersi al meglio (15-18). Novara scivola addirittura a -5 e Bernardi è anche lui a spendere i due time out a sua disposizione. Sull’asse Chirichella – Bonifacio si tenta la rimonta (19-21), ma un errore al servizio, un pasticcio sotto rete e una battuta vincente di Grosser indirizza il set in casa tedesca (21-25).


Parte decisamente meglio la Igor nella seconda frazione (3-1 e 4-2), concedendo però poi una “striscia” alle ospiti (5-6). Buijs ritrova la partità a quota 9; Bonifacio rimedia a un muro subito da Szakmary ma Wiesbaden trova lo spunto per abbozzare un nuovo strappo (10-14). Akimova prova a scuotere le compagne per poi cadere anche lei in qualche errore di troppo (12-17). Il muro tedesco ha buon gioco nel “leggere” le scelte offensive delle novaresi (13-19). Bernardi gioca la carta Bartolucci in cabina di regia; Akimova riscatta un erroraccio con due muri consecutivi ma è troppo tardi (17-23). Anzi, no. Un positivo turno in battuta di Bonifacio concretizza un clamoroso aggancio a quota 23. Annullato un primo set point alle avversarie, Novara si porta per la prima volta davanti, per poi riuscire a prevalere ai vantaggi 30-28 grazie a ultimo attacco out delle tedesche, senza il tocco (confermato dal “check”) del muro azzurro.


Scampato il pericolo di un possibile 0-2 la Igor fa quadrato, cercando di forzare i tempi per il 4-1 che apre il terzo set. Buijs mette a terra il pallone del 6-3 prima del risveglio delle ospiti. Ancora Novara (12-8 e tempo chiesto dalla panchina tedesca), mentre Wiesbaden, costretta a inseguire, comincia a commettere anche lei qualche errore di troppo (19-11). La Igor difende a oltranza e colpisce nuovamente anche a muro, concedendo qualcosa alle avversarie solo quasi in vista del traguardo prima dei punti decisivi di Akimova e Chirichella (25-17).


L’equilibrio del quarto gioco viene rotto da un break delle ospiti (7-10). La Igor ha il merito di non disunirsi e l’ennesimo sorpasso è messo a segno da un ace di Buijs (11-10). Ancora Wiesbaden davanti (15-21). Bernardi prova a fermare il gioco chiedendo un nuovo… miracolo. L’elastico si accorcia (19-21 con Bonifacio), Altri due punti pesanti di Akimova (21-22), poi le tedesche prima sbagliano e poi conquistano il 22-23. La russa rovescia la situazione e ottiene il match point concretizzato al primo tentavo da un muro di capitan Chirichella (25-23). Gioisce la Igor, anche se in Germania la prossima settimana ci sarà da sudare.

Igor Gorgonzola Novara – Volleyball Club Wiesbaden 3-1
(21-25 / 30-28 / 25-17 / 25-23)
Igor
: Szakmary 10, Guidi ne, Bosio 2, Bartolucci, De Nardi, Buijs 15, Fersino (L), Chirichella 11, Danesi ne, Bonifacio 16, Del Freo ne, Bosetti C. (L2) ne, Akimova 24, Papralova. All.: Bernardi.
Wiesbaden: Blanchfield 11, Bietau, Grosser 12, Langegger 1, De Vos ne, Sain (L1), Jebens 4, Herelova 13, Bozic 4, Wasserfaller ne, Rapacz 15, Anderson 12, Herpich (L2) ne. All.: Sossenheimer.
Arbitri: Sanchez Rodriguez (Spagna) e Balandzic (Serbia). Spettatori: 1050.

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Volley, gettando il cuore oltre l’ostacolo la Igor fa sua la prima semifinale di Challenge Cup

Sotto di un set e a un passo dalla sconfitta nel secondo, le ragazze di Bernardi, prive di Bosetti per un problema al ginocchio, superano per 3-1 le tedesche del Wiesbaden. Match di ritorno la prossima settimana in Germania

Gettando letteralmente il cuore oltre l’ostacolo la Igor riesce a prevalere nel primo match della semifinale di Challenge Cup domando alla distanza e in rimonta una ostica Wiesbaden, dimostratasi avversaria di tutto rispetto e non a caso giunta a questo atto dopo aver eliminato anche il quotato Galatasaray. Sotto di un set e 17-23 nel secondo, le ragazze di Lorenzo Bernardi sono poi riuscite a risalire la china andando a chiudere una contesa aggiudicandosi i tre parziali successivi (con una rimonta anche nel quarto) nonostante l’handicap di aver affrontato questo appuntamento priva di Caterina Bosetti. L’ultima tegola in casa novarese è stata infatti rappresentata dallo stop della schiacciatrice varesina, stasera a referto come secondo libero ma di fatto inutilizzabile a causa di un’infiammazione al ginocchio destro, non quello operato nel 2018. Lo staff medico della società punta a recuperarla per il match in Germania della prossima settimana.

Scelte quindi obbligate in banda per il coach novarese, con la coppia Szakmary – Buijs; Bonifacio e Chirichella solo le centrali, Bosio in regia con Akimova opposto e Fersino libero. Una buona battuta consente alle azzurre di mettere temporaneamente il naso davanti grazie a Chirichella e Szakamary (6-3). Le tedesche si dimostrano tenaci ma in questa fase della gara è Buijs ad essere cercata da Bosio (9-7). Wiesbaden sorpassa ma ci pensa Akimova a mettere le cose a posto con tre punti consecutivi (e un errore in attacco delle ospiti) per il 13-10 che costringe il tecnico Sossenheimer a fermare il gioco.

Qualache distrazione nella metà campo novarese costa però il 15-16 e la Igor non riesce più a esprimersi al meglio (15-18). Novara scivola addirittura a -5 e Bernardi è anche lui a spendere i due time out a sua disposizione. Sull’asse Chirichella – Bonifacio si tenta la rimonta (19-21), ma un errore al servizio, un pasticcio sotto rete e una battuta vincente di Grosser indirizza il set in casa tedesca (21-25).


Parte decisamente meglio la Igor nella seconda frazione (3-1 e 4-2), concedendo però poi una “striscia” alle ospiti (5-6). Buijs ritrova la partità a quota 9; Bonifacio rimedia a un muro subito da Szakmary ma Wiesbaden trova lo spunto per abbozzare un nuovo strappo (10-14). Akimova prova a scuotere le compagne per poi cadere anche lei in qualche errore di troppo (12-17). Il muro tedesco ha buon gioco nel “leggere” le scelte offensive delle novaresi (13-19). Bernardi gioca la carta Bartolucci in cabina di regia; Akimova riscatta un erroraccio con due muri consecutivi ma è troppo tardi (17-23). Anzi, no. Un positivo turno in battuta di Bonifacio concretizza un clamoroso aggancio a quota 23. Annullato un primo set point alle avversarie, Novara si porta per la prima volta davanti, per poi riuscire a prevalere ai vantaggi 30-28 grazie a ultimo attacco out delle tedesche, senza il tocco (confermato dal “check”) del muro azzurro.


Scampato il pericolo di un possibile 0-2 la Igor fa quadrato, cercando di forzare i tempi per il 4-1 che apre il terzo set. Buijs mette a terra il pallone del 6-3 prima del risveglio delle ospiti. Ancora Novara (12-8 e tempo chiesto dalla panchina tedesca), mentre Wiesbaden, costretta a inseguire, comincia a commettere anche lei qualche errore di troppo (19-11). La Igor difende a oltranza e colpisce nuovamente anche a muro, concedendo qualcosa alle avversarie solo quasi in vista del traguardo prima dei punti decisivi di Akimova e Chirichella (25-17).


L’equilibrio del quarto gioco viene rotto da un break delle ospiti (7-10). La Igor ha il merito di non disunirsi e l’ennesimo sorpasso è messo a segno da un ace di Buijs (11-10). Ancora Wiesbaden davanti (15-21). Bernardi prova a fermare il gioco chiedendo un nuovo… miracolo. L’elastico si accorcia (19-21 con Bonifacio), Altri due punti pesanti di Akimova (21-22), poi le tedesche prima sbagliano e poi conquistano il 22-23. La russa rovescia la situazione e ottiene il match point concretizzato al primo tentavo da un muro di capitan Chirichella (25-23). Gioisce la Igor, anche se in Germania la prossima settimana ci sarà da sudare.

Igor Gorgonzola Novara – Volleyball Club Wiesbaden 3-1
(21-25 / 30-28 / 25-17 / 25-23)
Igor
: Szakmary 10, Guidi ne, Bosio 2, Bartolucci, De Nardi, Buijs 15, Fersino (L), Chirichella 11, Danesi ne, Bonifacio 16, Del Freo ne, Bosetti C. (L2) ne, Akimova 24, Papralova. All.: Bernardi.
Wiesbaden: Blanchfield 11, Bietau, Grosser 12, Langegger 1, De Vos ne, Sain (L1), Jebens 4, Herelova 13, Bozic 4, Wasserfaller ne, Rapacz 15, Anderson 12, Herpich (L2) ne. All.: Sossenheimer.
Arbitri: Sanchez Rodriguez (Spagna) e Balandzic (Serbia). Spettatori: 1050.

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