Volley: gli “Oscar” all’insegna del ritorno alla normalità

Venerdì scorso il tradizionale appuntamento del Comitato territoriale locale della Fipav atleti, dirigenti, tecnici e società per i risultati della scorsa stagione. Il presdiente Arestia, fra le varie criticità, ha segnalato la carenza nel settore arbitrale

Con il termine dell’emergenza pandemica è tornato in presenza e senza nessuna restrizione, venerdì scorso 14 ottobre, uno degli appuntamenti tradizionali della pallavolo locale come quello degli “Oscar del volley”, serata che, oltre alla premiazione di società, atleti, dirigenti e altre importanti figure del settore per i risultati raggiunti nella scorsa stagione, vuole presentare l’attività di quella appena iniziata.


Nel suo intervento il presidente del Comitato Fipava Ticino Sesia Tanaro Francesco Arestia ha evidenziato ancora una volta il sacrifico di molti nel gestire l’attività in un territorio che spazia da «Ovada a Domodossola e da Alessandria a Verbania. Si possono organizzare i campionati – ha detto Arestia – solo perché esiste la buona volontà, la collaborazione, l’impegno da parte di tutte le società. L’anno scorso eravamo partiti molto bene dopo una serie di difficoltà legate al Covid, ma nello scorso gennaio l’aumento dei contagi ci ha costretto allo stop per cinque settimane nel momento fondamentale, soprattutto dei tornei giovanili. Recuperare le gare a livello infrasettimanale, caratterizzate anche da lunghe trasferte, è stata un’impresa, riuscita grazie alla collaborazione di tutte le società. Compresi i tornei promozionali abbiamo concluso la stagione con circa duemila gare».


La nuova stagione? «Parte sotto il segno positivo – ha aggiunto – Lo scorso anno abbiamo registrato un vistolo calo nelle categorie Under 13 e 14 femminile e Under 15 maschile. Nei campionati he ho citato siamo tornati al livello pre Covid, se non con qualche squadra in più. Questo significa che la basse sta lavorando bene. Certo, ci sta aiutando la visibilità che in questo periodo ha la pallavolo sui canali televisivi, sui giornali e sui social per i risultati delle nostre nazionali, I problemi ci sono sempre, soprattutto legati alle condizioni delle palestre e al fatto che diverse scuole non vogliono concedere l’utilizzo per ragioni di risparmio energetico». Una difficoltà che si sta evidenziando ancora è quella della «mancanza di arbitri, con quelli in organico costretti a sobbarcarsi la direzione di più incontri nell’arco di una stessa settimana. Importante sensibilizzare le società ad adoperarsi affinché si facciano proseliti tra i giocatori».


Fra gli ospiti istituzionali la delegata Coni di Novara Rosalba Fecchio con le colleghe di Biella Anna Zumaglini e di Vercelli Laura Musazzo, il presdiente della Fipav piemontese Paolo Marangon con i consiglieri regionali Gianni Panzarasa e Stefano Negrini, l’assessore allo Sport del Comune di Novara Ivan De Grandis e il vicepresidente del Consiglio comunale Flavio Freguglia, lui stesso da tempo allenatore di pallavolo, oltre al “patron” della Igor, Fabio Leonardi.


Fra i numerosi riconoscimenti, si segnalano quello ad Alice Nardo, vincitrice dell’Europeo con la Nazionale Under 21 femminile, oltre alle due “igorine” Ilaria Battistoni, vincitrice dei Giochi del Mediterraneo e Julia Ituma, vincitrice con la nazionale Under 19 femminile. Le cinque giocatrici della principale squadra novarese – Cristina Chirichella, Caterina Bosetti, Anna Danesi, Eleonora Fersino e Sara Bonifacio – reduci dal terzo posto ottenuto il giorno dopo al Mondiale, sarà consegnata una targa. Anche a Matteo Ingrata, allenatore della Igor Agil di B1 è andata una targa per il successo nei Giochi del Mediterraneo con la nazionale Under 21 femminile.


Oltre alle società che hanno ottenuto il passaggio nella categoria superiore sono state premiate con una targa su legno quella che hanno raggiunto il mezzo secolo di attività in seno alla Fipav: Arona, Pavic Romagnano, Altiora Verbania, Splendor Cossato e Scuola Pallavolo Biellese.

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Volley: gli “Oscar” all’insegna del ritorno alla normalità

Venerdì scorso il tradizionale appuntamento del Comitato territoriale locale della Fipav atleti, dirigenti, tecnici e società per i risultati della scorsa stagione. Il presdiente Arestia, fra le varie criticità, ha segnalato la carenza nel settore arbitrale

Con il termine dell'emergenza pandemica è tornato in presenza e senza nessuna restrizione, venerdì scorso 14 ottobre, uno degli appuntamenti tradizionali della pallavolo locale come quello degli “Oscar del volley”, serata che, oltre alla premiazione di società, atleti, dirigenti e altre importanti figure del settore per i risultati raggiunti nella scorsa stagione, vuole presentare l'attività di quella appena iniziata.


Nel suo intervento il presidente del Comitato Fipava Ticino Sesia Tanaro Francesco Arestia ha evidenziato ancora una volta il sacrifico di molti nel gestire l'attività in un territorio che spazia da «Ovada a Domodossola e da Alessandria a Verbania. Si possono organizzare i campionati – ha detto Arestia – solo perché esiste la buona volontà, la collaborazione, l'impegno da parte di tutte le società. L'anno scorso eravamo partiti molto bene dopo una serie di difficoltà legate al Covid, ma nello scorso gennaio l'aumento dei contagi ci ha costretto allo stop per cinque settimane nel momento fondamentale, soprattutto dei tornei giovanili. Recuperare le gare a livello infrasettimanale, caratterizzate anche da lunghe trasferte, è stata un'impresa, riuscita grazie alla collaborazione di tutte le società. Compresi i tornei promozionali abbiamo concluso la stagione con circa duemila gare».


La nuova stagione? «Parte sotto il segno positivo – ha aggiunto – Lo scorso anno abbiamo registrato un vistolo calo nelle categorie Under 13 e 14 femminile e Under 15 maschile. Nei campionati he ho citato siamo tornati al livello pre Covid, se non con qualche squadra in più. Questo significa che la basse sta lavorando bene. Certo, ci sta aiutando la visibilità che in questo periodo ha la pallavolo sui canali televisivi, sui giornali e sui social per i risultati delle nostre nazionali, I problemi ci sono sempre, soprattutto legati alle condizioni delle palestre e al fatto che diverse scuole non vogliono concedere l'utilizzo per ragioni di risparmio energetico». Una difficoltà che si sta evidenziando ancora è quella della «mancanza di arbitri, con quelli in organico costretti a sobbarcarsi la direzione di più incontri nell'arco di una stessa settimana. Importante sensibilizzare le società ad adoperarsi affinché si facciano proseliti tra i giocatori».


Fra gli ospiti istituzionali la delegata Coni di Novara Rosalba Fecchio con le colleghe di Biella Anna Zumaglini e di Vercelli Laura Musazzo, il presdiente della Fipav piemontese Paolo Marangon con i consiglieri regionali Gianni Panzarasa e Stefano Negrini, l'assessore allo Sport del Comune di Novara Ivan De Grandis e il vicepresidente del Consiglio comunale Flavio Freguglia, lui stesso da tempo allenatore di pallavolo, oltre al “patron” della Igor, Fabio Leonardi.


Fra i numerosi riconoscimenti, si segnalano quello ad Alice Nardo, vincitrice dell'Europeo con la Nazionale Under 21 femminile, oltre alle due “igorine” Ilaria Battistoni, vincitrice dei Giochi del Mediterraneo e Julia Ituma, vincitrice con la nazionale Under 19 femminile. Le cinque giocatrici della principale squadra novarese – Cristina Chirichella, Caterina Bosetti, Anna Danesi, Eleonora Fersino e Sara Bonifacio – reduci dal terzo posto ottenuto il giorno dopo al Mondiale, sarà consegnata una targa. Anche a Matteo Ingrata, allenatore della Igor Agil di B1 è andata una targa per il successo nei Giochi del Mediterraneo con la nazionale Under 21 femminile.


Oltre alle società che hanno ottenuto il passaggio nella categoria superiore sono state premiate con una targa su legno quella che hanno raggiunto il mezzo secolo di attività in seno alla Fipav: Arona, Pavic Romagnano, Altiora Verbania, Splendor Cossato e Scuola Pallavolo Biellese.

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