Contro il muro (nel vero senso della parola) di un Brasile stellare si infrange il sogno dell’Italia di rivincere il Mondiale a vent’anni di distanza dall’impresa di Berlino. Le sudamericane di Ze’ Roberto si aggiudicano meritatamente la semifinale per 3-1 e ora, nell’atto conclusivo, proveranno a scalzare la Serbia dal trono; le azzurre di Davide Mazzanti dovranno invece giocare sabato pomeriggio contro gli Stati Uniti la “finalina” per la medaglia di bronzo.
Che il match sarebbe stato difficile lo si poteva intuire fin da subito. Contro una compagine in salute come il Brasile, trascinata da una Gabi in grande spolvero, serviva un’Italia al limite della perfezione. Per almeno tre frazioni Myriam Sylla e compagne sono state in partita, replicando colpo su colpo, con una battuta anche efficace che non è stata però in grado di scalfire la ricezione sudamericana. Nonostante qualche solito errore di troppo l’Italia, una volta pareggiato i conti, è addirittura andata vicina alla conquista del terzo set. La grande occasione (sul 24-23) non è stata però sfruttata e le avversarie sono state brave a ribaltare a loro favore la situazione per portarsi a casa la terza frazione. Nel quarto gioco, poi, non c’é stata quasi più storia. Contro il Brasile galvanizzato nella metà campo italiana è subentrato anche un po’ di scoramento e solo un grande orgoglio ha consentito alla fine di chiudere con un punteggio meno pesante.
Ancora ai “box” Chirichella, Mazzanti conferma il 6+1 delle ultime uscite, con Orro ed Egonu a formare la diagonale, Bosetti e Sylla bande, Danesi e Lubian centrali con De Gennaro libero. Il primo set prosegue a strappi sino al 21 pari, poi il Brasile rompe l’equilibrio allo sprint (23-25). Dopo il cambio di campo le verdeoro provano a insistere, ma anche in questo caso si decide tutto in volata;: sul 22 pari è l’Italia a prevalere 25-22. Terza frazione con le azzurre quasi sempre a inseguire (7-11 e 13-16), poi il ritmo si alza e l’Italia, come detto, riesce a portarsi sul 24-23, ma non concretizza e il Brasile ringrazia.
L’ultimo gioco si apre con un tentativo di fuga delle vicempionesse olimpiche (0-4). L’Italia tenta in tutti i modi e al limite delle sue possibilità in questa serate per ridurre il gap, ma alla fine deve arrendersi 19-25. Finisce con l’esultanza delle brasiliane e le lacrime delle azzurre. Almeno per il Mondiale ci si rivede fra quattro anni.