Per la Igor fra la sudata vittoria di sabato contro Il Bisonte Firenze (nella foto Santi) e la sfida, il big match sempre fra le mura amiche con l’Imoco Conegliano in programma nel tardo pomeriggio di domenica prossima, si incastra un altro impegno europeo. Dalla mattinata di ieri la squadra ha raggiunto (via Istanbul, come accadrà per il viaggio di di ritorno vista la mancata possibilità di utilizzare un volo diretto dall’Italia) il Pireo, città portuale all’interno dell’area urbana della cosiddetta “Grande Atene”, dove nel tardo pomeriggio di oggi, martedì 28 novembre (le 18 locali, 17 italiane) affronterà le vicecampionesse di Grecia dell’Olympiakos.
Club fra i più blasonati della storia della pallavolo ellenica, dove il dipartimento del volley femminile (otto campionati, nove coppe nazionali e una Coppa Challenge conquista nel 2018) costituisce solo uno dei tanti settori della complessa polisportiva Olympiakos Filatholon Peiraios, sulla carta la formazione biancorossa, guidata dal tecnico (tra l’altro ex Foppapedretti Bergamo) Lorenzo Micelli e che vede nel suo roster la palleggiatrice veneta Giulia Carraro e l’ex “igorina” Yamila Nizetich, non dovrebbe costituire un ostacolo insormontabile. In casa novarese, però, non ci si fida. Come del resto dovrebbero avere insegnato gli ultimi due match di campionato. Con l’avanzare della manifestazione (siamo giunti al terzo turno o, se preferite, agli ottavi di finale) e l’asticella si sta alzando sempre di più.
«Una gara che nasconde tante insidie – ha detto la centrale Anna Danesi – Da parte nostra dovremo essere brave a tenere alto il ritmo e il livello di gioco. Abbiamo avuto poco tempo a disposizione per preparare questa prima partita ma vogliamo ottenere un risultato positivo per provare a indirizzare questa doppia sfida fin da subito a nostro favore». Chi ha predicato come al solito tanta attenzione è lo stesso coach Bernrdi, che conosce la società per avervi giocato nella squadra maschile uno scampolo di carriera, precisamente nella stagione 2005-’06. Molto probabilmente il tecnico si affiderà all’inizio al solito 6+1, provando eventualmente a inserire magari Anne Buijs a partita in corso. Soluzione, quella di tornare a far “assaggiare” il rettangolo di gioco alla schiacciatrice olandese (ma il discorso vale anche per Sara Bonifacio), che si sarebbe potuta attuare già contro Firenze se la partita si fosse indirizzata verso un canale più tranquillo.