Volley, la Igor saluta il ritorno di Sofia D’Odorico

Poco alla volta il “mosaico” della nuova Igor va completandosi. Così, a pochi giorni di distanza da Eleonora Fersino (che, come ha precisato la società, giunge all’ombra della Cupola con la formula del prestito biennale dall’Imoco Conegliano), il club azzurro ha presentato nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 4 maggio, il suo ultimo – in ordine di tempo – rinforzo, Sofia D’Odorico. Friulana di Palmanova, dove è nata il 6 gennaio 1997, 186 centimetri di altezza, è cresciuta pallavolisticamente tra il Volleyrò e il Club Italia, arrivando una prima volta a Novara nel 2016, dove si fermò per la prima metà di quella stagione che coincise con la conquista del finora unico scudetto novarese. Passata nella finestra del successivo mercato invernale a Mondovì, in serie A2, la sua carriera è poi proseguita sempre in “cadetteria” a Ravenna, Orvieto e Trento nel 2019, dove in due anni ha offerto il suo contributo prima alla promozione della squadra in massima divisione e alla conquista della Coppa Italia di A2, poi – ed è storia recente – alla salvezza di una compagine trentina caratterizzata da un “roster” composto unicamente da giocatrici italiane. Il suo buon rendimento è stato suggellato in questi giorni dalla convocazione in Nazionale, esperienza che sta condividendo con le sue future compagne Eleonora Fersino e Ilaria Battistoni.

Il d.g. della Igor ha parlato di «motivo d’orgoglio aver riportato a Novara una giocatrice entrata giovanissima nella nostra orbita e che nelle ultime annate ha avuto modo di compiere un importante percorso di crescita. Pensiamo che il suo arrivo possa rappresentare un ottimo innesto nel ruolo delle schiacciatrici, soprattutto per le sue caratteristiche, che ne fanno un elemento equilibrato e completo per quanto riguarda le soluzioni del nostro attacco Crediamo che possa ripetere il percorso compiuto da Caterina Bosetti, che dopo una sua prima esperienza a Novara non particolarmente felice, al suo ritorno è diventata un autentico pilastri della squadra».

«La chiamata da parte di Novara rappresenta una grande opportunità che ho voluto cogliere al volo – ha detto le neo “igorina” – Arrivo da una stagione molto bella a Trento, società che ha voluto dare spazio a molte italiane. Tante giovani promettenti ci sono e anche di qualità. Dipende da quanto sono determinate. Credo che lo spazio, nonostante la presenza di tante straniere, ci sia, anche perché la scuola italiana è importante».

Con l’arrivo di Fersino e D’Odorico il mercato per la Igor 2021-’22 è quasi completo: «Abbiamo costruito una squadra fra le complete degli ultimi anni – ha commentato invece, a nome invece del resto del comitato tecnico del club novarese il “patron” Fabio Leonardi – Non esistono titolari e riserve, ma un gruppo di atlete che potrebbero giocate tranquillamente in qualsiasi formazione». E tornando all’esito del recente campionato ha aggiunto: «Conegliano ha meritato lo scudetto per quello che ha dimostrato nel corso dell’intera stagione, ma noi nei play off gli siamo andati davvero vicini. Un anno fa mi sarei augurato di arrivare in fondo in tutte le manifestazioni e così è stato. Adesso proviamo a fare qualcosa di più».

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Volley, la Igor saluta il ritorno di Sofia D’Odorico

Poco alla volta il “mosaico” della nuova Igor va completandosi. Così, a pochi giorni di distanza da Eleonora Fersino (che, come ha precisato la società, giunge all'ombra della Cupola con la formula del prestito biennale dall'Imoco Conegliano), il club azzurro ha presentato nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 4 maggio, il suo ultimo – in ordine di tempo – rinforzo, Sofia D'Odorico. Friulana di Palmanova, dove è nata il 6 gennaio 1997, 186 centimetri di altezza, è cresciuta pallavolisticamente tra il Volleyrò e il Club Italia, arrivando una prima volta a Novara nel 2016, dove si fermò per la prima metà di quella stagione che coincise con la conquista del finora unico scudetto novarese. Passata nella finestra del successivo mercato invernale a Mondovì, in serie A2, la sua carriera è poi proseguita sempre in “cadetteria” a Ravenna, Orvieto e Trento nel 2019, dove in due anni ha offerto il suo contributo prima alla promozione della squadra in massima divisione e alla conquista della Coppa Italia di A2, poi – ed è storia recente – alla salvezza di una compagine trentina caratterizzata da un “roster” composto unicamente da giocatrici italiane. Il suo buon rendimento è stato suggellato in questi giorni dalla convocazione in Nazionale, esperienza che sta condividendo con le sue future compagne Eleonora Fersino e Ilaria Battistoni. Il d.g. della Igor ha parlato di «motivo d'orgoglio aver riportato a Novara una giocatrice entrata giovanissima nella nostra orbita e che nelle ultime annate ha avuto modo di compiere un importante percorso di crescita. Pensiamo che il suo arrivo possa rappresentare un ottimo innesto nel ruolo delle schiacciatrici, soprattutto per le sue caratteristiche, che ne fanno un elemento equilibrato e completo per quanto riguarda le soluzioni del nostro attacco Crediamo che possa ripetere il percorso compiuto da Caterina Bosetti, che dopo una sua prima esperienza a Novara non particolarmente felice, al suo ritorno è diventata un autentico pilastri della squadra». «La chiamata da parte di Novara rappresenta una grande opportunità che ho voluto cogliere al volo - ha detto le neo “igorina” - Arrivo da una stagione molto bella a Trento, società che ha voluto dare spazio a molte italiane. Tante giovani promettenti ci sono e anche di qualità. Dipende da quanto sono determinate. Credo che lo spazio, nonostante la presenza di tante straniere, ci sia, anche perché la scuola italiana è importante». Con l'arrivo di Fersino e D'Odorico il mercato per la Igor 2021-'22 è quasi completo: «Abbiamo costruito una squadra fra le complete degli ultimi anni - ha commentato invece, a nome invece del resto del comitato tecnico del club novarese il “patron” Fabio Leonardi - Non esistono titolari e riserve, ma un gruppo di atlete che potrebbero giocate tranquillamente in qualsiasi formazione». E tornando all'esito del recente campionato ha aggiunto: «Conegliano ha meritato lo scudetto per quello che ha dimostrato nel corso dell'intera stagione, ma noi nei play off gli siamo andati davvero vicini. Un anno fa mi sarei augurato di arrivare in fondo in tutte le manifestazioni e così è stato. Adesso proviamo a fare qualcosa di più».

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