Volley, la Igor sogna per due set ma alla fine la spunta ancora Conegliano

Al termine di una grande prestazione le ragazze di Lavarini devono rinviare nuovamente l'appuntamento con la vittoria contro le rivali trevigiane, che si aggiudicano la Coppa Italia al tie-break dopo aver ceduto alle azzurre le prime due frazioni. Chirichella: «Ci è mancata quella “virgola”...». Il tecnico: «Bene, ma non è stato ancora sufficiente»

Igor, questa volta il sogno è durato due soli set. Al termine di un’ottima prestazione, forse tra le migliori in assoluto nell’ultimo biennio, le ragazze di Stefano Lavarini (nella foto di Rubin per LVF) devono ancora una volta rinviare l’appuntamento con il successo contro Conegliano, che si aggiudicano al tie-break e in rimonte la Coppa Italia, quarta della loro storia, lasciando le novaresi a quota tre.


Nell’appuntamento di questa sera andato in scena al PalaEur di Roma sotto gli occhi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Igor e Imoco hanno offerto uno spettacolo di grandissimo livello. Novara, almeno nelle prime due frazioni, addirittura di più. Sfiorando una prestazione al limite della perfezione, Chirichella e compagne, incisive in attacco qunto precise in difesa, con tanti palloni toccati a muro, hanno saputo validamente contrastare una Conegliano apparsa inizialmente decisamente sotto tono. O almeno non in grado di offrire una prestazione su suoi standard abituali. Una situazione dalla quale l’affermazione nei primi due set delle azzurre (entrambi per 25-19) è stata una conseguenza logica.


Dal terzo gioco, però, le cose sono cambiate. La squadra veneta si è pian piano registrata e, causa anche di una flessione in casa Igor, ha mostrato ancora una volta di avere sette vite. Risalita la china, Conegliano è riuscita a impattare andando a prendersi i due set successivi (21-25 e 22-25), rinviando così ogni decisione a quel tie-break, dove, come in altri casi, sono stati davvero i dettagli a fare la differenza. Esperienza, lucidità, anche (forse) un pizzico di fortuna, come quei due ace consecutivi di Folie (uno con l’aiuto del nastro) che hanno portato le “pantere” subito sul 4-1. Costretta subito a inseguire, la Igor, che per lunghi tratti del match ha potuto contare sull’apporto produttivo di Karakurt e Daalderop, in questo momento particolarmente caldo è stata presa per mano da Caterina Bosetti. Non è bastato ancora, neppure dopo che Egonu ha messo a terra il pallone dell’11-14. La Igor ha trovato ancora la forza per annullare ben tre match point prima di cedere al punto di De Kruijf per il più classico e amaro dei 13-15.


Ovvia la delusione in casa Igor nell’immediato dopo gara. Per Cristina Chirichella «dovevamo mettere in campo quella grinta in più negli ultimi tre set che non ci hanno permesso di prendere quei due punti di vantaggio che avrebbero fatto la differenza. Abbiamo fatto un’ottima prestazione, ci è mancata quella “virgola”…». Un vero peccato, anche se la Igor a questo punto dovrà ripartire da quelle due prime frazioni che sono state al limite della perfezione: «Sicuramente usciamo a testa alta – ha confermato la centrale napoletana – Possiamo giocarcela e per il futuro contiamo sul fatto di avere ancora margini di miglioramento. Dobbiamo sicuramente credere ancora di più nelle nostre capacità perché è lì… Dobbiamo solo cercare di andarcela a prendere».


Due set di grande pallavolo, al limite della perfezione, è l’analisi anche di coach Stefano Lavarini. Però, per il tecnico omegnese, chi vince ha sempre ragione: «Conegliano si è dimostrata superiore e ha meritato nonostante le statistiche dicano quanto bene abbiamo fatto nella gara di oggi. Non ci sono tante parole. Sono occasioni dove devi riuscire a strappare il trofeo dalle mani dell’avversario, che forse le aveva più vicine rispetto alle nostre. Abbiamo interpretato la gara nel miglior modo possibile, ma ci è ancora mancato qualcosa. Evidentemente non è ancora sufficiente, nonostante faccia fatica a trovare delle parole che non siano di complimenti per le ragazze. Ci proveremo alla prossima».

Igor Gorgonzola Novara – Prosecco Doc Imoco Conegliano 2-3
(25-19 / 25-19 / 21-25 / 22-25 / 13-15)
Igor:
Imperiali (L2), Herbots 1, Montibeller, Battistoni ne, Fersino (L1), Bosetti C. 16, Chirichella 11, Hancock 4, Bonifacio 5, Washington 1, Costantini ne, D’Odorico, Daalderop 16, Karakurt 23. All.: Lavarini.
Conegliano: Caravello, Plummer 17, Courtney 7, Butigan ne, De Kruijf 7, Folie 15, Omoruji 1, De Gennaro (L1), Vuchkova ne, Frossini (L2) ne, Gennari ne, Wolosz 3, Sylla 4, Egonu 26. All.: Santarelli.
Arbitri: Piana di Carpi e Cerra di Bologna.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Luca Mattioli

Luca Mattioli

Condividi l'articolo

Una risposta

  1. Secondo me il problema e’ l’ allenatore sig. Lavarini bravissima persona preparata ma gli manca quella cazzimma da infondere alle ragazze per superare quella ” virgola” come dice la nostra capitana e magari raggiungere quei successi sperati da un po’ di tempo.
    P.S. Ma Rosamaria e’ cosi’ scarsa da non giocare mai ….a me non sembra.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Volley, la Igor sogna per due set ma alla fine la spunta ancora Conegliano

Al termine di una grande prestazione le ragazze di Lavarini devono rinviare nuovamente l’appuntamento con la vittoria contro le rivali trevigiane, che si aggiudicano la Coppa Italia al tie-break dopo aver ceduto alle azzurre le prime due frazioni. Chirichella: «Ci è mancata quella “virgola”…». Il tecnico: «Bene, ma non è stato ancora sufficiente»

Igor, questa volta il sogno è durato due soli set. Al termine di un’ottima prestazione, forse tra le migliori in assoluto nell’ultimo biennio, le ragazze di Stefano Lavarini (nella foto di Rubin per LVF) devono ancora una volta rinviare l’appuntamento con il successo contro Conegliano, che si aggiudicano al tie-break e in rimonte la Coppa Italia, quarta della loro storia, lasciando le novaresi a quota tre.


Nell’appuntamento di questa sera andato in scena al PalaEur di Roma sotto gli occhi del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Igor e Imoco hanno offerto uno spettacolo di grandissimo livello. Novara, almeno nelle prime due frazioni, addirittura di più. Sfiorando una prestazione al limite della perfezione, Chirichella e compagne, incisive in attacco qunto precise in difesa, con tanti palloni toccati a muro, hanno saputo validamente contrastare una Conegliano apparsa inizialmente decisamente sotto tono. O almeno non in grado di offrire una prestazione su suoi standard abituali. Una situazione dalla quale l’affermazione nei primi due set delle azzurre (entrambi per 25-19) è stata una conseguenza logica.


Dal terzo gioco, però, le cose sono cambiate. La squadra veneta si è pian piano registrata e, causa anche di una flessione in casa Igor, ha mostrato ancora una volta di avere sette vite. Risalita la china, Conegliano è riuscita a impattare andando a prendersi i due set successivi (21-25 e 22-25), rinviando così ogni decisione a quel tie-break, dove, come in altri casi, sono stati davvero i dettagli a fare la differenza. Esperienza, lucidità, anche (forse) un pizzico di fortuna, come quei due ace consecutivi di Folie (uno con l’aiuto del nastro) che hanno portato le “pantere” subito sul 4-1. Costretta subito a inseguire, la Igor, che per lunghi tratti del match ha potuto contare sull’apporto produttivo di Karakurt e Daalderop, in questo momento particolarmente caldo è stata presa per mano da Caterina Bosetti. Non è bastato ancora, neppure dopo che Egonu ha messo a terra il pallone dell’11-14. La Igor ha trovato ancora la forza per annullare ben tre match point prima di cedere al punto di De Kruijf per il più classico e amaro dei 13-15.


Ovvia la delusione in casa Igor nell’immediato dopo gara. Per Cristina Chirichella «dovevamo mettere in campo quella grinta in più negli ultimi tre set che non ci hanno permesso di prendere quei due punti di vantaggio che avrebbero fatto la differenza. Abbiamo fatto un’ottima prestazione, ci è mancata quella “virgola”…». Un vero peccato, anche se la Igor a questo punto dovrà ripartire da quelle due prime frazioni che sono state al limite della perfezione: «Sicuramente usciamo a testa alta – ha confermato la centrale napoletana – Possiamo giocarcela e per il futuro contiamo sul fatto di avere ancora margini di miglioramento. Dobbiamo sicuramente credere ancora di più nelle nostre capacità perché è lì… Dobbiamo solo cercare di andarcela a prendere».


Due set di grande pallavolo, al limite della perfezione, è l’analisi anche di coach Stefano Lavarini. Però, per il tecnico omegnese, chi vince ha sempre ragione: «Conegliano si è dimostrata superiore e ha meritato nonostante le statistiche dicano quanto bene abbiamo fatto nella gara di oggi. Non ci sono tante parole. Sono occasioni dove devi riuscire a strappare il trofeo dalle mani dell’avversario, che forse le aveva più vicine rispetto alle nostre. Abbiamo interpretato la gara nel miglior modo possibile, ma ci è ancora mancato qualcosa. Evidentemente non è ancora sufficiente, nonostante faccia fatica a trovare delle parole che non siano di complimenti per le ragazze. Ci proveremo alla prossima».

Igor Gorgonzola Novara – Prosecco Doc Imoco Conegliano 2-3
(25-19 / 25-19 / 21-25 / 22-25 / 13-15)
Igor:
Imperiali (L2), Herbots 1, Montibeller, Battistoni ne, Fersino (L1), Bosetti C. 16, Chirichella 11, Hancock 4, Bonifacio 5, Washington 1, Costantini ne, D’Odorico, Daalderop 16, Karakurt 23. All.: Lavarini.
Conegliano: Caravello, Plummer 17, Courtney 7, Butigan ne, De Kruijf 7, Folie 15, Omoruji 1, De Gennaro (L1), Vuchkova ne, Frossini (L2) ne, Gennari ne, Wolosz 3, Sylla 4, Egonu 26. All.: Santarelli.
Arbitri: Piana di Carpi e Cerra di Bologna.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata