Cala il sipario sulla stagione della Igor. La Imoco Conegliano, pur non esprimendosi al meglio rispetto al match disputato al “Pala Verde” mercoledì, riesce a far sua in quattro set anche la seconda sfida di semifinale, conquistando così l’accesso all’ultimo atto che assegnerà lo scudetto 2023. Per le ragazze di Lavarini una prestazione in ogni caso migliore rispetto alla sfida precedente, con una terza frazione vinta meritatamente e una quarta dove la squadra ha dimostrato tanta buona volontà, contenendo al minimo il divario con le avversarie. Diciamo che la partita fosse approdata al tie-break si sarebbe potuto gridare a un nuovo miracolo, ma lo sport ha una sua logica e il match ha avuto il suo epilogo più scontato. Le “pantere” hanno potuto sopperire a qualche momento di difficoltà con l’esperienza e le capacità delle più forti. Per Novara, almeno stasera, l’onore delle armi.
In un palazzetto esaurito (3.962 i presenti “certificati”) la Igor presenta un 6+1 partente con Cambi in regia e, nonostante qualche polemica della vigilia, confermando Karakurt opposto; Chirichella e Danesi sono le centrali, Adams e Bosetti le bande con Fersino libero. Botta e risposta fra le due squadre nelle fasi iniziali, poi la Imoco imprime un’accelerazione (6-10), che riesce a difendere forzando il servizio e costringendo Lavarini a fermare per la prima volta il gioco. La Igor rosicchia qualcosa grazie a un errore di Lubian e a un ace di Bosetti per il 10-13; poi, quando Conegliano sembra essere in grado di gestire il vantaggio, le azzurre piazzano un break che le porta addirittura davanti (17-16). La Imoco accusa il colpo ma ribalta la situazione (19-21) e in un amen va a prendersi il primo set 21-25.
Si cambia campo e Conegliano vuol fare subito vedere che le sue amnesie sono state solo momentanee (1-4 e 4-8). Le ospiti continuano a esercitare una notevole pressione in battuta, commettendo sì qualche errore, ma mettendo sempre in difficoltà la ricezione azzurra (5-10). Squillo Igor con Karakurt (10-13), imitata poi da un ace di Danesi (13-14), ma le “pantere” sanno graffiare al punto giusto (16-20), per poi chiudere 18-25.
Una Conegliano decisamente fallosa apre la terza frazione (4-1 Igor, con time out chiesto da Santarelli). Insite Novara (7-3 e 10-7). Karakurt, superato qualche momento di difficoltà, comincia a sciogliere il braccio (13-9 e 15-11). Battistoni si permette di “cecchinare” De Gennaro (18-14), poi sale in cattedra ancora l’attaccante turca per il 22-17. Azzurre sempre avanti con Carcaces, poi Bosetti conquista il set point, subito capitalizzato da Danesi (25-20) che fa esplodere il palazzetto.
Nemmeno il tempo di esultare per aver riaperto la partita che la Igor si ritrova a inseguire le avversarie in apertura di quarto gioco (0-3 e 4-8). Come accaduto in precedenza, però, le venete si distraggono un po’, consentendo alla Igor di risalire la corrente (10-12). Tutto inutile, perché in un attimo Conegliano si ritrova a +4 (11-15), incrementando poi il vantaggio davanti a una Novara in parte demoralizzata per l’inutilità dei suoi sforzi. Però, con tanto coraggio, le azzurre riescono ancora una volta a risalire la corrente: Carcaces e Bosetti trascinano le compagne sino a un incredibile -1 (22-23), ma lo sforzo è pagato a caro prezzo. Al secondo tentativo Plummer chiude i conti 23-25. Alla Imoco la finale, alla Igor, in ogni caso, l’applauso del pubblico.
Igor Gorgonzola Novara – Prosecco Doc Imoco Conegliano 1-3
(21-25 / 18-25 / 25-20 / 23-25)
Igor: Cambi 1, Adams 7, Bresciani, Giovannini, Battistoni 2, Fersino (L1), Bosetti C. 10, Chirichella 7, Danesi 9, Varela ne, Bonifacio ne, Carcaces 4, Dell’Aglio (L2) ne, Karakurt 20. All.: Lavarini.
Conegliano: Carraro ne, Plummer 23, Robinson 9, Squarcini, De Kruijf 2, Gennari 2, Samedy ne, Gray ne, Lubian 7, De Gennaro (L1), Haak 17, Pericati (L2) ne, Wolosz 5, Fahr 10. All.: Santarelli.
Arbitri: Simbari di Milano e Papadopal di Brescia.
Note: palazzetto esaurito, presenti 3.962 spettatori.
Una risposta
Come diceva qualcuno di ben altro sport caro il mio LAVARINI ZERU TITULI e niente COPPE il peggior allenatore degli ultimi anni. Anche se prima salvavo il SIG. IGOR ora mi vien da dire te lo sei meritato lo si vedeva distante km che era una stagione cosi’ lasciamo stare la disgrazia della povera ITUMA ma purtroppo non ci voleva un genio per vedere la fine di un ciclo mai cominciato. Caro sig. IGOR cacci per cortesia Lavarini non e’ un vincente, poi Chirichella ,Bosetti, Adams ,Battistoni se lo vogliono seguire non ci strapperemo di sicuro i capelli .