L’Italia c’é. Seppure con una prestazione non sugli stessi livelli di quella di due giorni prima con la Russia, le ragazze di Davide Mazzanti hanno respinto in quattro set gli assalti portati dall’Olanda della “igorina” Mika Daalderop, conquistando così il diritto di battersi questa sera con le padrone di casa della Serbia (che con lo stesso punteggio e partendo dallo 0-1 hanno avuto ragione della Turchia di Giovanni Guidetti e della neo “novarese” Karakurt) per il titolo continentale. Per le azzurre si tratta della quinta finale di un campionato europeo. I precedenti parlano di due vittorie e altrettanti secondi posti, ma comunque vada si tratta già di un passo avanti rispetto al gradino più basso del podio conquistato due anni fa; e soprattutto un buon segnale di ripresa dopo il recente “flop” della squadra all’Olimpiade giapponese.
Un’Italia decisamente determinata è riuscita a conquistare la vittoria (25-19, 25-17. 16-25 e 25-18 il dettaglio conclusivo) nel corso di un match dominato a larghi tratti, dove l’unico neo è stato rappresentato da un passaggio a… vuoto nella terza frazione. Nel set successivo, quello rivelatosi decisivo, le azzurre ritrovano la giusta coralità, riuscendo a staccare subito le avversarie (11-4). Lo “strappo” definitivo arriva con un ace di Egonu che vale il 14-5, poi è quasi normale amministrazione sino alla fine. L’opposto veneto si è nuovamente confermata best scorer con 24 palloni messi a terra e infarciti da 4 muri. Ottima si è rivelata la produttività del gioco al centro con Anna Danesi (17 punti, 2 ace e 6 muri e un 64% in attacco) e Cristina Chirichella (10, 1 e 3 con il 46%), mentre una conferma è giunta anche da Elena Pietrini con 14 punti.
L’appuntamento con la finale è per le 20 di stasera (con diretta televisiva sui Rai Tre e in streaming su Dazn). Di fronte la Serbia del tecnico Zoran Terzic e delle tante sue stelle in una “Stark Arena” di Belgrado che già si annuncia particolarmente calda. Nelle parole di coach Mazzanti al termine della semifinale tanto rispetto per le avversarie ma nessuna paura: «Abbiamo bisogno di tornare a giocare una partita così importante e anche in questo clima perché una finale europea in casa della Serbia sarà un’esperienza affascinante. Scenderemo in campo con il coraggio che abbiamo messo in queste ultime partite. Spesso ci hanno fatto male, ma dovremo stargli davanti con una sensazione diversa».