E’ sempre più vicina la qualificazione al torneo olimpico di Parigi per la Nazionale femminile di volley. Anzi, si potrebbe dire che a questo punto mancherebbe solo il conforto della matematica, perché grazie al 3-0 rifilato da Danesi e compagne alla Cina (25-23, 25-19 e 25-16 i parziali) nell’ultima gara della Pool di Macao della Nations league (nella foto FIVB), l’Italia ha praticamente scavato un solco incolmabile che l’Olanda, sua principale antagonista, non sarebbe più in grado di annullare. Ma non solo. Con i tre punti ottenuti oggi le azzurre sono salite al terzo posto della classifica generale della VNL (con uno score di 6 vittorie su 8 match disputati e una sconfitta al tie-break, quella di ieri contro le brasiliane): un ottimo bottino in vista della partecipazione alla “Finale a otto” in programma a Bangkok dal 20 al 23 giugno. Ma prima di allora l’ultimo ostacolo è rappresentato dalla Pool giapponese di Fukuoka, dove dall’11 al 16 sempre di questo mese l’Italia incrocerà Canada, Corea del Sud, Stati Uniti e Serbia.
Contro la Cina, in quella che finora può essere considerata la migliore prestazione della squadra sotto la guida di Jilio Velasco, a emergere è stata la coralità del gruppo. Egonu ha chiuso con 16 punti, ma buono è stato l’apporto di tutte: 12 sono stati i palloni messi a terra da Sylla, 11 da Lubian, 7 da Danesi, 5 da Bosetti e 4 da Antropova.
Spiccioli di cronaca. Azzurre (in campo con l’ormai solito 6+1 partente) che iniziano con il piglio giusto: 6-2 grazie a un “pestone” alla linea di Li e 10-5 con Lubian, ma la reazione delle asiatiche porta alla parità, prima a quota 16 e poi a 23. Un errore di Wu e ancora la centrale di Conegliano regalano tuttavia il primo set all’Italia, seppur con il minimo scarto.
Grande equilibrio nella seconda frazione, poi l’Italia trova il break (14-11 dopo un fallo in palleggio di Diao), che riesce a conservare sino al 25-19 “timbrato” da un ace di una ritrovata Egonu. Le cinesi schiumano rabbia ma è sempre l’Italia a condurre le danze anche nel terzo set, riuscendo a dilagare a metà frazione (16-9 con Bosetti e poi 21-12 con Sylla). A mettere il sigillo questa volta è Danesi con un primo tempo. Finisce 25-16.