Con la stagione 2022-’23 cambia il format della Champions League. Lo ha annunciato la Cev, precisando che la massima rassegna continentale femminile, alla quale la Igor Novara prenderà parte per la settima volta (sesta consecutiva, con in bacheca il successo ottenuto a Berlino nel 2019m nella foto), manterrà invariata la sua struttura a gironi, alla quale giungeranno un totale di 20 formazioni, suddivise nei tradizionali mini raggruppamenti da quattro.
La novità è rappresentata dall’inserimento di un ulteriore turno di qualificazione dopo questa fase. Al tabellone finale – impostato ancora una volta con quarti di finale e semifinali con partite di andata e ritorno prima della finalissima – accederanno di diritto le cinque vincitrici dei gironi. Le tre mancanti usciranno invece da un doppio confronto al quale prenderanno parte le seconde e la migliore terza, per un totale di sei squadre. Ulteriore novità sarà rappresentata dal “ripescaggio” delle altre terze classificate della fase a gironi nella Coppa Cev, che saranno ammesse a questa competizione a partire dai quarti di finale.
Nelle prossime settimane il massimo organismo pallavolistico europeo definirà i “ranking” per stabilire quali formazioni saranno collocate nelle quattro fasce, oltre al tabellone dei turni di qualificazione. Le ragazze di Stefano Lavarini, che prenderanno parte alla manifestazione in qualità di finaliste della Coppa Italia (le altre due italiane sono ovviamente le campionesse d’Italia di Conegliano e Monza, finalista dei playoff), potrebbero davvero rischiare di ritrovarsi in un girone di ferro, anche se al momento appare decisamente prematuro fare qualsiasi ipotesi. Ricordiamo infine che il “plotoncino” delle italiane nelle coppe europee femminili è completato da Scandicci, iscritta alla Cev, e da Busto Arsizio, nella Challenge.