Tante volte nello sport per dimenticare un passo falso la migliore medicina è quella di tornare subito in campo. Così la Igor, lasciatosi alle spalle lo stop di domenica scorsa contro la Imoco Conegliano, cerca questa sera, mercoledì 6 dicembre, nella gara di ritorno contro le greche dell’Olympiakos (fischio d’inizio alle ore 20) il “pass” per accedere gli ottavi di finale della Challenge Cup, manifestazione sulla quale il club ha in questo momento puntato gran parte delle proprie fiches.
Alla luce del sofferto 3-2 ottenuto dalle azzurre al Pireo la scorsa settimana (nella foto CEV una immagine di quella partita) l’impegno potrebbe sembrare in discesa, o almeno non proibitivo per le ragazze di Lorenzo Bernardi. Però, a differenza delle due precedenti occasioni (contro Casalmaggiore prima e le norvegesi del Randaberg poi), quando la Igor si ritrvò a “gestire” un risultato pieno maturato nella prima sfida, stasera non saranno ammessi troppi calcoli. Servirà vincere, perché un’affermazione delle elleniche di Lorenzo Micelli al tie-break porterà le due squadre al “golden set”; una risultato peggiore comportrà invece all’elimnazione delle azzurre.
Ancora una volta sarà emergenza in casa novarese, che dovrà fare a meno di Cristina Chirichella in seguito a un problema agli addominali ripresentatosi in occasione del match contro Conegliano. La capitana sarà sostituita da Sara Bonifacio, assente domenica scorsa a causa di un attacco influenzale, mentre qualche acciacco lo hanno accusato anche Vita Akimova e Greta Szakmary. Fortunatamente è rientrata invece Anne Buijs, non ancora al cento per cento, ma vogliosa come non mai di poter offrire il suo contributo.
«La mia caviglia non è ancora completamente a posto ma i fisioterapisti stanno lavorando ogni giorno per farmi ultimare il recupero – ha detto la schiacciatrice olandese – Al momento non ho ancora una grande mobilità e ovviamente tutto il mio fisico non è potente ed esplosivo come prima ma ci stiamo lavorando». Venendo al match contro l’Olympiakos, «all’andata non abbiamo giocato la nostra miglior pallavolo, ma siamo riuscite a vincere. Loro sono una squadra molto tattica e dobbiamo essere più aggressive e attente. Il nostro servizio e la correlazione muro-difesa sono i fattori che possono fare la differenza».