Ci siamo. Inizia questa sera al “PalaVerde” di Villorba (fischio d’inizio alle 20.30 con diretta televisiva su Rai sport HD) la serie finale per l’assegnazione dello scudetto fra la Imoco Conegliano e la Igor Novara. L’atto conclusivo di una stagione decisamente complicata, vissuta a “braccetto” con una situazione sanitaria che ne ha caratterizzato l’intero svolgimento, verrà di scena per l’ennesima volta Imoco Conegliano e Igor Novara. Se per le “pantere”, superfavorite alla vigilia, si tratta di un traguardo quasi scontato vista l’indiscussa superiorità dimostrata al termine di un incredibile “percorso netto” tra campionato e playoff, per le “igorine” si tratta di un giusto premio per una seconda piazza ottenuta al termine della stagione regolare e poi legittimata con una post season in crescendo, come dimostrato dalla bella impresa di Monza.
I precedenti di questa annata parlano purtroppo chiaro per Novara: i cinque precedenti (campionato, finale Coppa Italia e semifinale di Champions) sono andati tutti alle trevigiane, ma proprio da questo Chirichella e compagne devono partire. Provarci non costa davvero nulla, perché, come ama ripetere sempre coach Stefano Lavarini, «tutte le partite iniziano sempre 0-0».
Nel pomeriggio di ieri, in occasione dell’ultima puntata di “Chiamata doppia” – la trasmissione della LVF Tv condotta da Consuelo Mangifesta – la finale ha vissuto una gustosa anteprima con la partecipazione online proprio dell’allenatore novarese e del suo collega Daniele Santarelli. A chi gli ha chiesto se si fosse aspettato di raggiungere la finale al suo primo anno, all’inizio di un nuovo ciclo sulla panchina della Igor, il tecnico omegnese ha risposto che «sapevo di avere a mia disposizione una squadra di buon livello. C’erano incognite legate alle novità delle giocatrici (nove quattordicesimo del “roster”, ndr), alle situazioni particolari che sono successe in relazione alla pandemia. La sensazione di poter fare bene c’era, abbiamo condotto una regular season dove in alcuni momenti abbiamo espresso una buona qualità di gioco e una discreta continuità di risultati. Alcune nostre sicurezze sono state un po’ “minate” quando abbiamo affrontato tre volte Conegliano nell’arco di dieci giorni, ma la cosa che mi ha dato maggiore soddisfazione è stata la motivazione delle ragazze di arrivare fino in fondo senza fare calcoli». Sul fatto che per tante “igorine” si tratti di una “prima volta” ha detto di confidare «sul loro entusiasmo».
Per capitan Cristina Chirichella «affrontiamo questa finale con Conegliano con orgoglio per il percorso compiuto e con la voglia di misurarci, di metterci alla prova. Negli ultimi anni l’incrocio con Conegliano è coinciso con l’essere arrivati in fondo a una competizione e credo che questo duello possa rinnovarsi ancora in futuro. Sarà una serie bella, daremo tutto per renderla più combattuta possibile».