Mentre con l’arrivo della tedesca Lina Alsmeier, sbarcata martedì a Malpensa e messasi subito a disposizione di coach Lorenzo Bernardi, la nuova Igor ha finalmente trovato il suo organico completo (anche se la convalescente Vita Akimova sarà ancora out per un po’), nel pomeriggio di ieri è toccato a Tatiana Tolok (nella foto Santi) presentarsi per la prima volta alla stampa novarese, in videoconferenza e direttamente dal Centro “Pavesi” di Milano, dove la squadra sta svolgendo questa fase della preparazione.
Per Tolok, classe 2003, 192 centimetri di altezza, questa esperienza alla Igor è la prima che matura al di fuori dal suo Paese, dove ha giocato con le maglie della Dinamo Kazan e della Lokomotiv Kaliningrad. Il suo arrivo, fortemente voluto da Bernardi, contribuisce a prolungare una recente tradizione del club, “votato” a giocatrici russe: «Grazie ad Akimova e Kapralova (che quest’anno giocherà a Cuneo, ndr) – ha esordito la nuova giocatrice di Novara – ho avuto le prime informazioni. La Igor è un club di prestigio, molto conosciuto in Russia per aver vinto una Champions. Per quanto riguarda la città è piccola ma accogliente, con tanti monumenti storici. L’unica cosa che ho davvero sofferto in questo primo mese di lavoro è stato il gran caldo».
Dal punto di vista tecnico «gli allenamenti sono diversi. In Russia si tende a giocare palle alte e lente, mentre qui in Italia si punta a variare molto, anche con le basse e veloci. Mi sto abituando». Schiacciatrice oppure opposto il ruolo preferito? «Per me non è un problema, anche se per il posto 4 devo migliorare in ricezione. Deciderà l’allenatore in base alle esigenze della squadra». Infine, con quali propositi questa prima esperienza all’estero? «Giocare in un grande club e potersi misurare in un campionato così prestigioso rappresenta un’importante opportunità per la mia carriera. Sono qui per crescere quotidianamente e per cercare di vincere qualcosa insieme alle mie compagne».