Sarà il Giappone della neo “igorina” Mayu Ishikawa l’ultimo ostacolo della Nazionale italiana fra lei e la medaglia do’ro nella Nations league 2024. Le nipponiche, nella seconda semifinale, sono infatti riuscite ad avere la meglio un po’ a sorpresa ma meritatamente sul favorito Brasile (al suo primo stop stagionale), superandolo al tie-break con il punto decisivo messo a segno proprio dalla giocatrice (in azione nella foto JT) che nel prossimo campionato vestirà la maglia di Novara.
L’atto conclusivo della manifestazione, ospitata in questa occasione a Bangkok e considerata a questo punto un vero e proprio antipasto di quello che sarà il Torneo olimpico di Parigi, andrà in scena oggi pomeriggio, domenica 23 giugno alle 15,30 ora italiana, preceduto (alle 12) dalla “finalina” per il bronzo fra le verdeoro sudamericane e la Polonia di Stefano Lavarini e della regista dell’Imoco Asha Wolosz, sconfitta dalle azzurre ieri mattina con un più netto 3-0.
Italia – Giappone, a fronte degli 86 precedenti fra le sue selezioni (con 48 vittorie delle azzurre), rappresenta però un inedito a questi livelli, non essendosi mai incontrate nella fase intercontinentale o in una finale per un titolo. Anna Danesi e compagne arrivano a questo appuntamento forti di un percorso in crescendo tanto quanto le asiatiche, che prima del Brasile avevano avuto ragione in tre set della Cina,
In casa azzurra si vive il momento particolarmente felice con estrema soddisfazione, soprattutto in ottica futura, ma sempre con i piedi per terra: «Non parlo di perfezione perché è un qualcosa di irraggiungibile – ha detto coach Julio Velasco al termine della gara contro la Polonia – Abbiamo però fatto una grande partita, interpretandola con un altro passo, ma con quella umiltà con cui dobbiamo continuare a lavorare. Stiamo crescendo e questo risultato rappresenta un primo obiettivo raggiunto in vista di Parigi».
Il tecnico italo – argentino ha speso qualche parola d’incoraggiamento nei confronti di Caterina Bosetti, forse l’unica apparsa in difficoltà a causa di un problema muscolare accusato a Fukuoka. Da valutare a questo punto un impiego della varesina fin dall’inizio oppure schierare nel 6+1 partente Degradi. Per il resto non dovrebbero esserci novità, con il resto del gruppo carico, a cominciare da una Paola Egonu tornata a livelli altissimi.