Stasera la Igor decide la “sorte” della serie A2

I regolamenti non consentono la partecipazione alla stessa società a due campionati con categorie “confinanti”. Sul tavolo due possibilità: scambiare il diritto appena conquistato sul campo con un club di B1 oppure creare un sodalizio parallelo. Il d.g. Marchioni: «Intanto godiamoci questo successo inaspettato»

La promozione in serie A2 conquistata sul campo di Cerignola domenica scorsa dalla Igor Agil potrebbe essere vanificata dai regolamenti. Una società con il medesimo codice di affiliazione alla Fipav non può partecipare a campionati con categorie “confinanti”. Una regola che vale per i tornei “cadetti” (B1 e B2) e ancora di più nelle due serie maggiori gestite dalla Lega Volley Femminile. Tutto chiaro, insomma. Al club presieduto da suor Giovanna Saporiti, da anni stabilmente inserito nell’elite pallavolistico nazionale, non gli è consentito schierare una seconda formazione nella divisione immediatamente inferiore. Un argomento che era sicuramente a conoscenza dei dirigenti ma che forse, magari per non rovinare il “magic moment” che stava vivendo la squadra guidata da Matteo Ingratta e Valeria Alberti, non era stato preso in considerazione perché alla vigilia della stagione nessuno in casa Agil poteva immaginare un simile epilogo.


Che fare allora? Due scenari possibili. Cedere il titolo appena acquisito scambiandolo con un’ambiziosa società di B1 (cosa che consentirà così alla Igor di partecipare ancora l’anno prossimo alla terza serie nazionale), oppure creare un sodalizio “parallelo”, con un un nuovo codice di affiliazione in seno alla Federvolley, e prendere parte alla serie A2 con l’attuale gruppo di giocatrici.


Il dilemma dovrebbe essere risolto abbastanza in fretta. Già questa sera – giovedì 1° luglio – è previsto un vertice fra i massimi dirigenti della società per studiare la soluzione più praticabile: «Vedremo il da farsi – conferma il direttore generale Enrico Marchioni – Per adesso ci siamo goduti questo successo assolutamente inaspettato alla vigilia di una stagione iniziata in salita e con mille complicazioni legate al Covid».


Marchioni ricorda l’avvio ritardato del campionato da parte della squadra, con il rinvio di diverse partite. Poi le prime gare non confortate da risultati positivi. Però, una volta trovati i giusti equilibri e un buon stato di forma, il gruppo ha incominciato a credere in se stesso e a macinare punti, tanto da chiudere la prima fase del campionato al terzo posto. Infine i playoff, con un primo turno che ha visto la Igor Agil superare abbastanza agevolmente le toscane del Nottolini prima di arrendersi al “golden set” di fronte alla Lilliput. Ma il successo conquistato nella prima partita è stato sufficiente a garantire il “ripescaggio” per la finale contro le pugliesi di Cerignola.


«Rinunciare alla A2 significherebbe smembrare questo gruppo fantastico che ha lavorato insieme diversi anni e gettare le basi per un nuovo progetto – dice ancora Marchioni – Senza dimenticare che diverse ragazze hanno già avuto modo di “respirare” l’aria della prima squadra. Vedremo…».

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Stasera la Igor decide la “sorte” della serie A2

I regolamenti non consentono la partecipazione alla stessa società a due campionati con categorie “confinanti”. Sul tavolo due possibilità: scambiare il diritto appena conquistato sul campo con un club di B1 oppure creare un sodalizio parallelo. Il d.g. Marchioni: «Intanto godiamoci questo successo inaspettato»

La promozione in serie A2 conquistata sul campo di Cerignola domenica scorsa dalla Igor Agil potrebbe essere vanificata dai regolamenti. Una società con il medesimo codice di affiliazione alla Fipav non può partecipare a campionati con categorie “confinanti”. Una regola che vale per i tornei “cadetti” (B1 e B2) e ancora di più nelle due serie maggiori gestite dalla Lega Volley Femminile. Tutto chiaro, insomma. Al club presieduto da suor Giovanna Saporiti, da anni stabilmente inserito nell’elite pallavolistico nazionale, non gli è consentito schierare una seconda formazione nella divisione immediatamente inferiore. Un argomento che era sicuramente a conoscenza dei dirigenti ma che forse, magari per non rovinare il “magic moment” che stava vivendo la squadra guidata da Matteo Ingratta e Valeria Alberti, non era stato preso in considerazione perché alla vigilia della stagione nessuno in casa Agil poteva immaginare un simile epilogo.


Che fare allora? Due scenari possibili. Cedere il titolo appena acquisito scambiandolo con un’ambiziosa società di B1 (cosa che consentirà così alla Igor di partecipare ancora l’anno prossimo alla terza serie nazionale), oppure creare un sodalizio “parallelo”, con un un nuovo codice di affiliazione in seno alla Federvolley, e prendere parte alla serie A2 con l’attuale gruppo di giocatrici.


Il dilemma dovrebbe essere risolto abbastanza in fretta. Già questa sera – giovedì 1° luglio – è previsto un vertice fra i massimi dirigenti della società per studiare la soluzione più praticabile: «Vedremo il da farsi – conferma il direttore generale Enrico Marchioni – Per adesso ci siamo goduti questo successo assolutamente inaspettato alla vigilia di una stagione iniziata in salita e con mille complicazioni legate al Covid».


Marchioni ricorda l’avvio ritardato del campionato da parte della squadra, con il rinvio di diverse partite. Poi le prime gare non confortate da risultati positivi. Però, una volta trovati i giusti equilibri e un buon stato di forma, il gruppo ha incominciato a credere in se stesso e a macinare punti, tanto da chiudere la prima fase del campionato al terzo posto. Infine i playoff, con un primo turno che ha visto la Igor Agil superare abbastanza agevolmente le toscane del Nottolini prima di arrendersi al “golden set” di fronte alla Lilliput. Ma il successo conquistato nella prima partita è stato sufficiente a garantire il “ripescaggio” per la finale contro le pugliesi di Cerignola.


«Rinunciare alla A2 significherebbe smembrare questo gruppo fantastico che ha lavorato insieme diversi anni e gettare le basi per un nuovo progetto – dice ancora Marchioni – Senza dimenticare che diverse ragazze hanno già avuto modo di “respirare” l’aria della prima squadra. Vedremo…».

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