Una bella Italia sfata finalmente il “tabù” contro una delle “big” dell’hockeismo mondiale superando, in un “Pala Igor” nuovamente esaurito, 3-2 il Portogallo nella finale per il terzo posto. Il penultimo atto dei World Skate Games novaresi ha così regalato ai ragazzi di Alessandro Bertolucci un meritato “bronzo”, ottenuto al termine di un match intenso e vibrante, dove forse i lusitano hanno pagato alla distanza la fatica della semifinale di ieri contro la Spagna terminata solo dopo i tiri di rigore.
Prima del via, dopo l’esecuzione degli inni nazionali, standing ovation del palazzetto per i due estremi difensori, l’italiano Riccardo Gnata e il lusitano Angelo Girao, che la partita di oggi ha segnato la conclusione delle carriere con le rispettive Nazionali. Proprio il portiere portoghese è il primo a essere chiamato in causa dalle sortite degli uomini di Bertolucci. Bella occasione per Verona, che non trova il momento giunto per correggere in porta il passaggio di un compagno.
Vicino alla segnatura anche Cocco, ma al 15’23” è Faccin a far esplodere il palazzetto. Il Portogallo non subisce il colpo e ritrova la parità con Alves con un tiro diretto al 19’02”. Quando tutti si aspettavano la chiusura della prima frazione in parità, Gavioli trova il 2-1 a 39” dalla sirena con una pregevole giocata sotto porta.
La ripresa si apre con diversi capovolgimenti di fronte e il Portogallo riesce a riequilibrare le sorti dell’incontro al con Alves al 5’19”. Il capitano si fa respingere un tiro diretto (anche sulla ribattuta), ma è Gavioli a riportare avanti l’Italia all’11’36”.
Le emozioni non mancano, gli azzurri sprecano diverse occasioni in contropiede, ma al 19’55” è Gnata a dire di no respingendo alla grande un rigore tirato dal solito Alves. Palo portoghese e sul prosieguo dell’azione i ragazzi di Bertolucci beneficiano al 21’57” di un altro tiro diretto, non sfruttato da Banini. Gli ultimi secondi sembrano interminabili, ma l’Italia con le unghie e con i denti riesce a difendere il vantaggio e a conquistare meritatamente il “bronzo”.