Pesca illegale nel Terdoppio: trovati con 300 chili di pesci, due denunciati

Pesca illegale nel Terdoppio: trovati con 300 chili di pesci. Denuncia a piede libero per detenzione e trasporto di animali storditi e uccisi e sequestro per accertamenti dell’autocarro, oltre che del pesce illegalmente pescato nelle acque del torrente Terdoppio per essere presumibilmente commercializzato. Sono i provvedimenti presi nei confronti di due cittadini romeni, rispettivamente di 22 anni (residente a Taino, in provincia di Varese), e di 31 anni (senza fissa dimora ma domiciliato a Borgoticino), da parte degli agenti del Comando di Polizia locale di Trecate insieme con le Guardie giurate volontarie ittiche Fipsas della Provincia di Novara.

 

I fatti risalgono alla serata del 18 febbraio. Intorno alle 22, una pattuglia della Polizia locale, mentre stava transitando sulla Strada provinciale 5 che collega Trecate con Sozzago, ha notato un autocarro provenire da una strada laterale. Gli agenti hanno fermato il mezzo e hanno proceduto con i controlli: sull’autocarro sono stati rinvenuti alcuni bidoni contenenti complessivamente trecento chilogrammi di pesce tra carpe, lucci perca e siluri. E’ stato immediatamente richiesto l’intervento delle Guardie giurate volontarie ittiche Fipsas, a cura delle quali è stato possibile rianimare e reimmettere in acqua cento chilogrammi di pesce. I restanti duecento chilogrammi, purtroppo morti, sono stati invece consegnati questa mattina al Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria locale di Novara per procedere con l’incenerimento.

«In attesa che la posizione dei due denunciati sia valutata dal magistrato – commenta il consigliere provinciale delegato a Caccia e Pesca Maurizio Nieli – ringrazio a nome dell’Amministrazione le nostre Guardie giurate volontarie che, ancora una volta, hanno messo a disposizione del territorio la propria competenza e la propria preparazione nelle attività di supporto, dando un importante contributo sia per quanto riguarda la redazione dei verbali, sia anche per il lavoro svolto per salvare il maggior numero di pesci possibile, tutelando così l’ecosistema dei nostri corsi d’acqua. Raccomando personalmente a tutte le realtà di locali di prestare la massima attenzione per evitare il verificarsi di questi fenomeni, proprio come le nostre Guardie fanno costantemente con la loro presenza in tutta la provincia».

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla Sicurezza e Polizia locale del Comune di Trecate Alessandro Pasca. «L’operato svolto dai nostri agenti – aggiunge – rivela l’importanza del controllo capillare dell’intero territorio cittadino, oltre all’efficacia della presenza e del pattugliamento serale per riuscire a intercettare e prevenire episodi di questo genere. A mia volta ringrazio, insieme con i nostri agenti, le Guardie giurate volontarie ittiche per la disponibilità con la quale hanno collaborato e fatto rete con la nostra Polizia locale».

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Pesca illegale nel Terdoppio: trovati con 300 chili di pesci. Denuncia a piede libero per detenzione e trasporto di animali storditi e uccisi e sequestro per accertamenti dell’autocarro, oltre che del pesce illegalmente pescato nelle acque del torrente Terdoppio per essere presumibilmente commercializzato. Sono i provvedimenti presi nei confronti di due cittadini romeni, rispettivamente di 22 anni (residente a Taino, in provincia di Varese), e di 31 anni (senza fissa dimora ma domiciliato a Borgoticino), da parte degli agenti del Comando di Polizia locale di Trecate insieme con le Guardie giurate volontarie ittiche Fipsas della Provincia di Novara.

 

I fatti risalgono alla serata del 18 febbraio. Intorno alle 22, una pattuglia della Polizia locale, mentre stava transitando sulla Strada provinciale 5 che collega Trecate con Sozzago, ha notato un autocarro provenire da una strada laterale. Gli agenti hanno fermato il mezzo e hanno proceduto con i controlli: sull’autocarro sono stati rinvenuti alcuni bidoni contenenti complessivamente trecento chilogrammi di pesce tra carpe, lucci perca e siluri. E’ stato immediatamente richiesto l’intervento delle Guardie giurate volontarie ittiche Fipsas, a cura delle quali è stato possibile rianimare e reimmettere in acqua cento chilogrammi di pesce. I restanti duecento chilogrammi, purtroppo morti, sono stati invece consegnati questa mattina al Servizio Veterinario dell’Azienda sanitaria locale di Novara per procedere con l’incenerimento.

«In attesa che la posizione dei due denunciati sia valutata dal magistrato – commenta il consigliere provinciale delegato a Caccia e Pesca Maurizio Nieli – ringrazio a nome dell’Amministrazione le nostre Guardie giurate volontarie che, ancora una volta, hanno messo a disposizione del territorio la propria competenza e la propria preparazione nelle attività di supporto, dando un importante contributo sia per quanto riguarda la redazione dei verbali, sia anche per il lavoro svolto per salvare il maggior numero di pesci possibile, tutelando così l’ecosistema dei nostri corsi d’acqua. Raccomando personalmente a tutte le realtà di locali di prestare la massima attenzione per evitare il verificarsi di questi fenomeni, proprio come le nostre Guardie fanno costantemente con la loro presenza in tutta la provincia».

Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore alla Sicurezza e Polizia locale del Comune di Trecate Alessandro Pasca. «L’operato svolto dai nostri agenti – aggiunge – rivela l’importanza del controllo capillare dell’intero territorio cittadino, oltre all’efficacia della presenza e del pattugliamento serale per riuscire a intercettare e prevenire episodi di questo genere. A mia volta ringrazio, insieme con i nostri agenti, le Guardie giurate volontarie ittiche per la disponibilità con la quale hanno collaborato e fatto rete con la nostra Polizia locale».

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