Tra i più piccoli comuni della provincia di Novara, al confine con il territorio di Vercelli, nelle scorse settimana Vinzaglio era balzato agli onori della cronaca per avere tra i candidati alle elezioni amministrative anche il Movimento nazionalista e socialista dei lavoratori di chiara ispirazione neonazista. La corsa, però, era stata breve perchè subito dopo la presentazione, la lista era stata ricusata prima Commissione circondariale della Prefettura di Novara e poi dal Tar sia regionale che nazionale.
Gli abitanti si sono ritrovati così a scegliere tra il sindaco uscente Giuseppe Olivero, lo storico oppositore Gian Mauro Paderno e altridue candidati: Franco Cuffaro e Lorenzo Borioli.
A questa tornata Vinzaglio ha scelto la continuità riconfermando Olivero con il 64,2% per un totale di 226 voti. «Un risultato che ci aspettavamo – commenta il primo cittadino – credo che la popolazione ci abbia ricompensato per il lavoro svolto. Tra l’altro questa volta abbiamo ottenuto anche una percentuale maggiore rispetto alle ultime elezioni. Il primo progetto sul quale ci concentreremo sarà quello della videosorveglianza: è appena stato pubblicato il bando per accedere ai finanziamenti e già oggi pomeriggio ho appuntamento con la ditta che si occuperà dell’installazione».
Paderno ha ottenuto 121 voti (34,38%), Cuffaro 4 (1,14%), Borioli 1 (0,28%). In consiglio comunale saranno rappresentate solo le liste di Olivero e Paderno.