Immaginate di avere a disposizione tanti, tantissimi mattoncini Lego e di essere sprovvisti di istruzioni. Al loro posto però ci sono fantasia, abilità tecnica, capacità da architetto e professionalità. Così Antonio Mortola, ligure di Santa Margherita, ha realizzato l’isola di San Giulio: 60 mila pezzi circa di mattoncini.
«Ho visitato il posto circa un anno fa con Andre Caboni, amico e socio in questa avventura, – spiga Antonio – mi è piaciuta tanto, ho scattato diverse fotografie e poi ho deciso di riprodurla». Un lavoro che parte dalla progettazione: «Parto sempre dal progetto, da bozzetti su forme e dettagli, – spiega – e poi applico una tecnica mia per sviluppare quel progetto, mi servo delle foto che scatto io, di quelle satellitari utili per avere proiezioni migliori». Antonio Mortola, che è proprietario di un negozio di abbigliamento storico, una tradizione di famiglia dal 1905, quando può ha bisogno di dedicarsi all’architettura: «E’ sempre stata un mio pallino, l’ho studiata, ho competenza e quando posso me ne occupo». Gran parte dell’isola di Lego è stata realizzata in cinque mesi, complice anche le tante ore a casa a causa del lockdown.
Gli ultimi ritocchi però sono stati fatti a fine settembre, quando sono arrivati tutti i pezzi necessari: «In tutto il progetto 6.500 pezzi trasparenti sono serviti solo per dare l’effetto di acqua mossa, – dice – 2.500 invece quelli per realizzare i tetti». Mortola per tempo ha coltivato anche la passione per il modellismo, «dinamico soprattutto, poi è sorta questa passione per i lego. Mi piacciono molto i castelli, con l’amico Andrea abbiamo realizzato 100 metri quadrati di villaggio con cattedrale, chiostro, centro storico. E ci piace mostrare poi ciò che si realizza». Antonio Mortola ha già organizzato diverse esposizioni, molte a Villa Durazzo nella città dove abita, altre tramite i soci di “Liguria Bricks”.
«Quando si potrà mi piacerebbe anche far vedere l’isola». Al momento la costruzione è divisa in blocchi e si trova nel suo negozio: «Ho concordato con mia moglie la possibilità di montare il tutto in casa per scattare la foto, – spiega sorridendo – mi piacerebbe anche poter vendere la costruzione, la mia non è un’attività che coltivo per guadagnare, ma quando vendo qualche realizzazione investo poi i soldi per altri mattoncini e altri lavori».
E la prossima idea c’è già: «A me, anche su suggerimento di mia moglie, piacerebbe tanto realizzare Portofino, e San Giulio con i suoi colori mi ha rimandato proprio a queste immagini. Si tratta però di un lungo lavoro, i mattoncini tinta pastello per le diverse case ci sono in Lego ma sono molto costosi e ne servono decine di migliaia. Ma sarà un lavoro molto bello».