L’emozione più alta arriva a 100 metri. Dalla guglia della Cupola si dominano le Alpi e la pianura

Dal 27 agosto si porà salire fino al punto più alto del monumento antonelliano. Tutti i dettagli sulla visita

Se ne parla da più di un anno e ora il momento è arrivato. La Cupola dell’Antonelli, simbolo dei simboli della città di Novara, sta per diventare un’attrazione turistica. Le salite lungo la torre che poggia sulla basilica di San Gaudenzio non sono una novità: la vera innovazione è la modalità con cui si potrà visitare il monumento. Domani, venerdì 27 agosto, è in programma l’inagurazione e per questo primo fine settimana i 300 posti disponibili sono quasi tutti esauriti.

«Qui a Novara abbiamo trovato un interesse incredibile – commenta Nicola Facciotto, fondatore di Kalatà, società che organizza e gestisce le salite sulla Cupola di San Gaudenzio, oltre che del santuario di Vicoforte di Mondovì e della basilica di Santa Maria delle Vigne a Genova -. È stato sufficente dire “Noi siamo quelli che si occupano della Cupola” e subito abbiamo trovato sponsor e disponibilità. Questa iniziativa è stata portata avanti con il Comune di Novara: si tratta del primo progetto importante in Italia di project financing applicato a patrimonio culturale: il soggeto privato, Kalatà, entra in paternariato con il pubblico, il Comune, per realizzare un investimento, in questo caso circa 16 mila, dove l’ente pubblico ne va a beneficiare. Questo edificio è straordinario è ha delle caratteristiche che lo rendono unico al mondo e finalmente i visitatori potranno arrivare fino al punto di più alto».

LA VISITA

I visitiatori vengono accolti ai piedi della basilica e fatti entrare dal nuovo ingresso di biglietteria che porta alle scale lungo il campanile dell’Alfieri. Questo è l’unico modo per salire: l’ascensore è accessibile solo nel caso di particolari esigenze. Una volta attraversata la passerella di vetro, si viene accolti da una guida che introduce la visita con una brevissima storia della basilica. Si procede verso la Sala del Compasso dove si fa una sosta sempre con la stessa guida che racconta le varie fasi che hanno portato l’Antonelli alla realizzazione della Cupola. È anche possibile vedere l’enorme compasso utilizzato dall’architetto novarese.

CASCHETTO E IMBRAGO

Dopo aver percorso qualche gradino, la prima tappa è di servizio: il responsabile della sicurezza distribuisce i caschetti e gli imbraghi indispensabili per salire a 100 metri di altezza. Non è possibile portare nulla con sè: zaini, borse, macchine fotografiche ingombranti, occhiali da sole che dovranno essere lasciati nel guardaroba gratuito in biglietteria. L’unico oggetto che si può portare è il telefono cellulare che dovrà essere inserito in un apposito contenitore fornito all’ingresso e appeso al collo. Per la salita (e la discesa) le mani devono essere libere. È fortemente consigliato l’utilizzo di scarpe da ginnastica.

GLI SCALINI E LA (NON) DIFFICOLTA’

Per arrivare alla guglia più alta, a 100 metri, i gradini sono 450; a 75 metri un centinaio di meno. Il percorso può sembrare faticoso perchè si snoda tra scale che entrano ed escono dalla Cupola ma NON è in alcun modo difficile. O meglio: NON è necessario essere scalatori esperti o anche solo sportivi. La salita può essere fatta da chiunque (a menochè non si abbiano particoli problemi di mobilità): non si viene calati nel vuoto e non bisogna arrampicarsi: l’imgrago e i moschettoni di sicurezza sono necessari solo per il penultimo tratto dove, comunque, si continua a salire su per i gradini. La scala a chiocciola è l’ultima fatica. La visita dura circa due ore e c’è tutto il tempo per compiere il percorso senza ansia o difficoltà. Tra 75 e 100 metri la differenza non è molta e una volta arrivati in cima la vista è spettacolare: in giornate serene si possono vedere le Alpi fino al Monviso, la collina di Superga e lo skyline di Milano. Vale davvero la pena di completare il percorso.

COME FARE A PRENOTARE

Direttamente sul sito di Kalatà oppure telefonando al call center (il numero si trova sul sito). Per ora le premotazioni sono aperte fino al 31 ottobre, ma con possibilità di proroga fino alla fine dell’anno a seconda delle condizioni atmosferiche. La Cupola sarà visitabile tutti i weekend, da venerdì a domenica. In occasione dell’apertura, sarà aperta tutta la prossima settimana. Dai 6 ai 14 anni si può arrivare fino a 75 metri, dai 14 anni in su è consentito il percorso fino a 100 metri.

ADOTTA UN GRADINO

Un’iniziativa che Kalatà ha già portato avanti a Vicoforte e che ha riscosso un enorme successo: a fronte della donazione di 50 euro, verrà consegnato un biglietto in omaggio. All’ingresso verrà riprodotta una Cupola in scala con tutti e 450 gradini e i nomi delle persone che li hanno adottati. L’iniziativa è in fase di completamento e sarà presto disponibile sul sito.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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L’emozione più alta arriva a 100 metri. Dalla guglia della Cupola si dominano le Alpi e la pianura

Dal 27 agosto si porà salire fino al punto più alto del monumento antonelliano. Tutti i dettagli sulla visita

Se ne parla da più di un anno e ora il momento è arrivato. La Cupola dell’Antonelli, simbolo dei simboli della città di Novara, sta per diventare un’attrazione turistica. Le salite lungo la torre che poggia sulla basilica di San Gaudenzio non sono una novità: la vera innovazione è la modalità con cui si potrà visitare il monumento. Domani, venerdì 27 agosto, è in programma l’inagurazione e per questo primo fine settimana i 300 posti disponibili sono quasi tutti esauriti.

«Qui a Novara abbiamo trovato un interesse incredibile – commenta Nicola Facciotto, fondatore di Kalatà, società che organizza e gestisce le salite sulla Cupola di San Gaudenzio, oltre che del santuario di Vicoforte di Mondovì e della basilica di Santa Maria delle Vigne a Genova -. È stato sufficente dire “Noi siamo quelli che si occupano della Cupola” e subito abbiamo trovato sponsor e disponibilità. Questa iniziativa è stata portata avanti con il Comune di Novara: si tratta del primo progetto importante in Italia di project financing applicato a patrimonio culturale: il soggeto privato, Kalatà, entra in paternariato con il pubblico, il Comune, per realizzare un investimento, in questo caso circa 16 mila, dove l’ente pubblico ne va a beneficiare. Questo edificio è straordinario è ha delle caratteristiche che lo rendono unico al mondo e finalmente i visitatori potranno arrivare fino al punto di più alto».

LA VISITA

I visitiatori vengono accolti ai piedi della basilica e fatti entrare dal nuovo ingresso di biglietteria che porta alle scale lungo il campanile dell’Alfieri. Questo è l’unico modo per salire: l’ascensore è accessibile solo nel caso di particolari esigenze. Una volta attraversata la passerella di vetro, si viene accolti da una guida che introduce la visita con una brevissima storia della basilica. Si procede verso la Sala del Compasso dove si fa una sosta sempre con la stessa guida che racconta le varie fasi che hanno portato l’Antonelli alla realizzazione della Cupola. È anche possibile vedere l’enorme compasso utilizzato dall’architetto novarese.

CASCHETTO E IMBRAGO

Dopo aver percorso qualche gradino, la prima tappa è di servizio: il responsabile della sicurezza distribuisce i caschetti e gli imbraghi indispensabili per salire a 100 metri di altezza. Non è possibile portare nulla con sè: zaini, borse, macchine fotografiche ingombranti, occhiali da sole che dovranno essere lasciati nel guardaroba gratuito in biglietteria. L’unico oggetto che si può portare è il telefono cellulare che dovrà essere inserito in un apposito contenitore fornito all’ingresso e appeso al collo. Per la salita (e la discesa) le mani devono essere libere. È fortemente consigliato l’utilizzo di scarpe da ginnastica.

GLI SCALINI E LA (NON) DIFFICOLTA’

Per arrivare alla guglia più alta, a 100 metri, i gradini sono 450; a 75 metri un centinaio di meno. Il percorso può sembrare faticoso perchè si snoda tra scale che entrano ed escono dalla Cupola ma NON è in alcun modo difficile. O meglio: NON è necessario essere scalatori esperti o anche solo sportivi. La salita può essere fatta da chiunque (a menochè non si abbiano particoli problemi di mobilità): non si viene calati nel vuoto e non bisogna arrampicarsi: l’imgrago e i moschettoni di sicurezza sono necessari solo per il penultimo tratto dove, comunque, si continua a salire su per i gradini. La scala a chiocciola è l’ultima fatica. La visita dura circa due ore e c’è tutto il tempo per compiere il percorso senza ansia o difficoltà. Tra 75 e 100 metri la differenza non è molta e una volta arrivati in cima la vista è spettacolare: in giornate serene si possono vedere le Alpi fino al Monviso, la collina di Superga e lo skyline di Milano. Vale davvero la pena di completare il percorso.

COME FARE A PRENOTARE

Direttamente sul sito di Kalatà oppure telefonando al call center (il numero si trova sul sito). Per ora le premotazioni sono aperte fino al 31 ottobre, ma con possibilità di proroga fino alla fine dell’anno a seconda delle condizioni atmosferiche. La Cupola sarà visitabile tutti i weekend, da venerdì a domenica. In occasione dell’apertura, sarà aperta tutta la prossima settimana. Dai 6 ai 14 anni si può arrivare fino a 75 metri, dai 14 anni in su è consentito il percorso fino a 100 metri.

ADOTTA UN GRADINO

Un’iniziativa che Kalatà ha già portato avanti a Vicoforte e che ha riscosso un enorme successo: a fronte della donazione di 50 euro, verrà consegnato un biglietto in omaggio. All’ingresso verrà riprodotta una Cupola in scala con tutti e 450 gradini e i nomi delle persone che li hanno adottati. L’iniziativa è in fase di completamento e sarà presto disponibile sul sito.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore