Senza il calore del pubblico, ma sia il sindaco Andrea Baldassini sia il Pirin sono stati subito d’accordo: sì a mantenere la tradizione del Carnevale a Oleggio nell’assoluto rispetto di un momento storico molto particolare e triste per tutti coloro che hanno perso un caro. Primo cittadino e maschera del paese, alias Italo Tosi, insieme alla Majin, si sono ritrovati questa mattina, sabato 14 febbraio,in sala consigliare per la consegna delle chiavi della città. Una consegna speciale, perché celebra i 70 anni di tradizione delle maschere . Insieme a due paggette il sindaco ha consegnato le chiavi e il Pirin si è poi spostato per il discorso.
Prima il «grazie» sincero rivolto all’amministrazione «per il coraggio di esserci stati in un anno così» ha detto il Pirin. «Ora però bisogna dare qualche colpo al coppino» ha detto.
«Solitamente il mio discorso è più lungo, ma non è stato facile trovare cosa dire in un anno così, ma qualcosa c’è, – ha detto dalla sala consigliare – ho la classifica dei nostri amministratori». E così le prime frecciatine sono volate all’assessore Muratore: «Ha dato e dà a tutte le persone in difficoltà tanti pacchi di cibo, spero però arriva gente su macchinoni che sembrano furgoni: c’è un po’ di controllo? Poi al quarto posto c’è il sindaco: in tempo di pandemia ha detto che non era il momento di parlare di palazzetto, e adesso è tornato di moda il “poliambulatorio” e pensare che oggi per un tampone si va al cinema, per davvero, sala 2» ha detto con ironia la maschera.
Al terzo posto l’assessore Bellini, con il Pirini aveva questioni più personali: «Mi rivolgo all’assessore che va in giro per il mercato e si occupa anche delle luci di Natale, chissà se tra tutte queste luci si accendono anche quelle del cervello che lo aiutano a ricordare le cose che ha da fare».
Poi la frecciatina è arrivata all’assessore Balocco, «è lei che mette i manifesti 6X3 per dire di comprare a Oleggio perché abbiamo tutto e anzi si può comprare da casa. Intanto però apre un altro supermercato e pensare che proprio i suoi genitori avevano un negozio di alimentari e sono stati tra gli ultimi a chiudere, ma lo hanno fatto». Primissimo posto l’assessore Caraglia, «alla viabilità, basti vedere come ha conciato la nostra piazza, ha fatto un gran casino». Extra classifica l’assessore Bellissimo, «al bilancio: tra tutti coloro che non hanno pagato le tasse ce lo troveremo al mercato con il cappello per raccogliere qualcosina».
Un commento anche alla Guandra: «Lo scorso anno avevo detto che sarebbe stato lì un anno, beh sono stato troppo ottimista, è ancora lì».
Il Pirin, come sempre succede, ha parlato anche di sé e delle due operazioni che ha subito in questo anno: «Ho perso venti kg, sono diventato un figurino, ma la pelle, quella l’ho tenuta attaccata» ha detto con un sorriso.
Nel mantenere le tradizioni le due maschere sempre domenica mattina hanno portato un mazzo di fiori al cimitero in ricordo delle persone venute a mancare e nei giorni scorsi hanno portato un sorriso ai piccoli della materna nel pieno rispetto delle regole.