Posti di blocco sì o no per controllare chi si sposta dal proprio paese o città per motivi non indicati dall’articolo 1 lettera a? Nel decreto, quello dell’8 marzo, che parla delle misure restrittive rigorose, non sono previsti, come è stato specificato sia da Conte, sia dalla Regione Piemonte, ma i controlli possono esserci eccome.
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A chiarire questo aspetto è il sindaco di Trecate Federico Binatti, che in un post pubblicato tramite la pagina Facebook “Trecate informa” ha detto “Saranno previsti posti di controllo capillari su tutto il territorio per assicurare il rispetto delle suddette prescrizioni”. Ma in che senso? «Saranno coinvolte le varie forze di polizia che effettueranno posti di controllo lungo le strade agli ingressi strategici della città – dice – e i controlli saranno anche all’interno della stessa Trecate, per poter controllare al meglio il flusso».
Il tutto in vigore da subito: «Abbiamo dato la giornata di ieri e daremo la giornata di oggi per far sì che tutti possano organizzarsi e mi riferisco alle persone che lavorano e ai documenti che devono avere con sé per poter circolare, io stesso ho firmato i permessi per i dipendenti del Comune e della Provincia – spiega Binatti – poi ci saranno i controlli. Il messaggio è chiaro: non c’è il divieto di uscire, ma l’invito di stare a casa sì. Non è una vacanza di Natale allungata, è un problema che dobbiamo risolvere insieme per amore della nostra persona, della nostra famiglia e delle persone che ci stanno accanto».
Una risposta
Molto esplicativa!!
La ritengo appropriata anche perché non è che tutti abbiano recepito l’importanza del momento.
Mi spiace solo che le forze dell’ordine non siano il triplo di quelle attuali