Caritas, nell’anno della pandemia le persone in difficoltà sono raddoppiate

«Lavoriamo così da marzo, non ci sono stati momenti di sollievo, è una situazione drammatica dall’inizio della pandemia e le previsioni non mi pare siano belle». Netto incremento delle famiglie in difficoltà a Trecate e a fare il punto della situazione è Caritas, una delle associazioni più impegnate in questo argomento e in particolare nella figura della signora Franca, che coordina la sezione. Le richieste di aiuto per la spesa sono raddoppiate: «Prima eravamo soliti consegnare circa 20 borse di generi alimentari a uno nostra apertura, ora viaggiamo sulle 40 borse e abbiamo raggiunto picchi di 54. La situazione è questa».

La pandemia ha coinvolto tutti: «Spesso scambiamo due chiacchiere con le persone che vengono qui, ci sono tante mamme che sono cameriere o impiegate in bar, ristoranti lombardi e che sono a casa ormai da mesi. Si è creato un disagio generale che penalizza tutti» spiega Franca.

 

 

I volontari sono sempre al lavoro e le aperture sono tre a settimana: il martedì dalle 9 alle 12 e il giovedì e venerdì dalle 15 alle 18, «ma il nostro telefono non è mai spento, quando serve ci siamo anche in altri momenti».

A darsi il cambio quattro animatori e una dozzina di volontari: «Non è facile, da un punto di vista umano, ma anche pratico, – dice Franca – per mantenere il distanziamento e rispettare le regole abbiamo scelto di distribuire sotto la terrazza della sede, all’aperto, ma ora fa freddo. Abbiamo acquistato proprio in questi giorni un fungo che ci possa riscaldare». Un tipo di volontariato difficile ma che riempie il cuore: «Il sorriso? Quello lo abbiamo tutto il giorno. Aiutare chi è in difficoltà è un modo per renderci utili».

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Caritas, nell’anno della pandemia le persone in difficoltà sono raddoppiate

«Lavoriamo così da marzo, non ci sono stati momenti di sollievo, è una situazione drammatica dall’inizio della pandemia e le previsioni non mi pare siano belle». Netto incremento delle famiglie in difficoltà a Trecate e a fare il punto della situazione è Caritas, una delle associazioni più impegnate in questo argomento e in particolare nella figura della signora Franca, che coordina la sezione. Le richieste di aiuto per la spesa sono raddoppiate: «Prima eravamo soliti consegnare circa 20 borse di generi alimentari a uno nostra apertura, ora viaggiamo sulle 40 borse e abbiamo raggiunto picchi di 54. La situazione è questa».

La pandemia ha coinvolto tutti: «Spesso scambiamo due chiacchiere con le persone che vengono qui, ci sono tante mamme che sono cameriere o impiegate in bar, ristoranti lombardi e che sono a casa ormai da mesi. Si è creato un disagio generale che penalizza tutti» spiega Franca.

 

 

I volontari sono sempre al lavoro e le aperture sono tre a settimana: il martedì dalle 9 alle 12 e il giovedì e venerdì dalle 15 alle 18, «ma il nostro telefono non è mai spento, quando serve ci siamo anche in altri momenti».

A darsi il cambio quattro animatori e una dozzina di volontari: «Non è facile, da un punto di vista umano, ma anche pratico, – dice Franca – per mantenere il distanziamento e rispettare le regole abbiamo scelto di distribuire sotto la terrazza della sede, all’aperto, ma ora fa freddo. Abbiamo acquistato proprio in questi giorni un fungo che ci possa riscaldare». Un tipo di volontariato difficile ma che riempie il cuore: «Il sorriso? Quello lo abbiamo tutto il giorno. Aiutare chi è in difficoltà è un modo per renderci utili».

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