Silurato in una notte. Non aveva fatto in tempo a firmare i documenti il 10 ottobre 2019, che l’allora vice sindaco di Trecate, Enrico Oriolo, aveva visto scivolare via il suo incarico (anche con deleghe a Gestione e programmazione del territorio, edilizia privata, polo logistico e politiche del lavoro) il giorno dopo, l’11 ottobre.
«Subito si sono manifestati problemi politici e insuperabili difficoltà nei rapporti di collaborazione, che hanno determinato un immediato affievolirsi del rapporto fiduciario tra il sottoscritto e la S.V., rapporto che sta alla base della Sua nomina ad Assessore e Vicesindaco» aveva detto Federico Binatti per spiegare la scelta di revoca di un impegno così importante. E per di più Oriolo, accettando l’incarico, aveva dovuto rinunciare alla carica di consigliere comunale. Dunque completamente allontanato dalla politica locale.
Oriolo aveva così deciso di rivolgersi al Tar, che proprio ieri, giovedì 11 marzo 2021, con una sentenza gli ha dato pienamente ragione. Il Comune di Trecate deve all’ex vice sindaco 12.500 euro, suddivisi fra 10 mila euro di danni patrimoniali (indennità non ricevute) e 2.500 euro di danni non patrimoniali. Oriolo infatti si era appellato anche al danno di immagine per via del caos mediatico sollevato dalla vicenda. Il Comune deve anche pagare 3 mila euro più Iva e accessori di legge per le spese legali.