«Amministrare è una cosa seria, significa prendersi cura della propria comunità, mettersi al servizio dei cittadini andando oltre gli interessi personali. In tal senso la notizia del ricorso al Tar vinto dal ex consigliere comunale e vicesindaco per una notte Enrico Oriolo rappresenta probabilmente il punto più basso della storia amministrativa di Trecate. La sentenza condanna un’operazione politica spregiudicata finalizzata esclusivamente a mantenere la poltrona da sindaco e a salvare una maggioranza ormai allo sbando, nulla a che vedere con il bene della città».
E’ Marco Uboldi, candidato sindaco e attuale consigliere di minoranza, a parlare in merito alla vicenda di Enrico Oriolo (leggi qui). Lui e il resto della minoranza avevano già mostrato dissenso nei confronti di questa decisione del primo cittadino Federico Binatti disertando il consiglio comunale dell’ottobre 2019.
«Vincere le elezioni è solo l’inizio di un lungo e complesso lavoro, non è la fine di una competizione. Per affrontare cinque anni di percorso insieme serve un gruppo coeso e pronto a mettersi in gioco su obiettivi e valori comuni soprattutto con Trecate al centro di ogni cura e attenzione. Questa volta però la salvaguardia dell’interesse personale lascia in eredità anche un conto da pagare ai cittadini di Trecate: di 15.500 euro. La domanda a questo punto è semplice… chi paga? I trecatesi? Chi ha ruoli di responsabilità dovrebbe rispondere delle proprie azioni e per questo mi aspetto un passo avanti del primo cittadino e della sua maggioranza».
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