Stelle Michelin: importante riconoscimento per il trecatese Ponti

Da qualche settimana la città di Trecate può vantare un vero talento, che sa destreggiarsi alla perfezione dietro ai fornelli e al tavolo. Matteo Ponti, classe 1991, ha ottenuto a Singapore, dove vive ormai da sette anni, la stella Michelin. O meglio, l’ha ottenuta il locale dove ha lavorato per circa due anni e il merito è per gran parte suo. Questo riconoscimento ha una storia particolare: «Il locale che da settembre è stellato si chiama “28Wilkie”, lì ho lavorato per circa due anni, prima di lasciare il mio posto il 31 di agosto per intraprendere una nuova avventura. Il locale ha ricevuto la notizia i primi giorni di settembre, – spiega Matteo – mi sento decisamente parte di questo importante riconoscimento».

Da una stella all’altra, Ponti infatti ora lavora a Braci, sempre a Singapore, locale che vanta la stella dal 2017: «La sfida sarà mantenerla e ho deciso di mettermi in gioco, – racconta – è un posto molto particolare, come una cucina privata di casa dove i clienti possono vedere gli chef in azione e dove molti elementi sono influenzati dal forno josper e la griglia giapponese sichirin».

Per il trecatese è una grande soddisfazione: «Sono felice e allo stesso tempo un po’ dispiaciuto per non aver festeggiato con la squadra dell’altro locale, – dice – la stella? Ho lavorato 10 anni per questo obiettivo, è un sogno che si realizza, come un calciatore che sogna di giocare i mondiali, ci speri e speri che possa diventare realtà. Con questo riconoscimento si apre un mondo nuovo, vieni contattato, alzi ancor di più il tuo livello di qualità».

Asiatico da anni, ma con l’idea un domani di tornare verso casa: «Sono felice, ma a lungo termine non mi immagino qui, mi piacerebbe tornare in Europa, magari in Italia, – svela – con la mia compagna, che sta ultimando gli studi. Ci piacerebbe lavorare a un concetto che sia soltanto nostro».

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Elena Mittino

Elena Mittino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Stelle Michelin: importante riconoscimento per il trecatese Ponti

Da qualche settimana la città di Trecate può vantare un vero talento, che sa destreggiarsi alla perfezione dietro ai fornelli e al tavolo. Matteo Ponti, classe 1991, ha ottenuto a Singapore, dove vive ormai da sette anni, la stella Michelin. O meglio, l’ha ottenuta il locale dove ha lavorato per circa due anni e il merito è per gran parte suo. Questo riconoscimento ha una storia particolare: «Il locale che da settembre è stellato si chiama “28Wilkie”, lì ho lavorato per circa due anni, prima di lasciare il mio posto il 31 di agosto per intraprendere una nuova avventura. Il locale ha ricevuto la notizia i primi giorni di settembre, - spiega Matteo – mi sento decisamente parte di questo importante riconoscimento».

Da una stella all’altra, Ponti infatti ora lavora a Braci, sempre a Singapore, locale che vanta la stella dal 2017: «La sfida sarà mantenerla e ho deciso di mettermi in gioco, - racconta – è un posto molto particolare, come una cucina privata di casa dove i clienti possono vedere gli chef in azione e dove molti elementi sono influenzati dal forno josper e la griglia giapponese sichirin».

Per il trecatese è una grande soddisfazione: «Sono felice e allo stesso tempo un po’ dispiaciuto per non aver festeggiato con la squadra dell’altro locale, - dice – la stella? Ho lavorato 10 anni per questo obiettivo, è un sogno che si realizza, come un calciatore che sogna di giocare i mondiali, ci speri e speri che possa diventare realtà. Con questo riconoscimento si apre un mondo nuovo, vieni contattato, alzi ancor di più il tuo livello di qualità».

Asiatico da anni, ma con l’idea un domani di tornare verso casa: «Sono felice, ma a lungo termine non mi immagino qui, mi piacerebbe tornare in Europa, magari in Italia, - svela – con la mia compagna, che sta ultimando gli studi. Ci piacerebbe lavorare a un concetto che sia soltanto nostro».

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata