Strage di Viareggio: 11 anni dopo ancora senza colpevoli. Annullate le condanne per omicidio per il convoglio “killer” partito da Trecate, diretto in Campania ed esploso nella cittadina toscana, provocando la morte di 32 persone. La Corte di Cassazione ha dichiarato prescritto il reato di omicidio colposo a seguito dell’esclusione dell’aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro. Un pronunciamento, quello arrivato poco dopo le 13 di oggi, che di fatto ribalta la sentenza d’appello e dispone un nuovo processo (un appello bis) per gli imputati, che torneranno alla sbarra con la sola accusa di disastro ferroviario colposo.
Tra questi figurano l’ex ad di Fs Mauro Moretti (condannato a 7 anni in appello) e l’ex ad di Rfi, Michele Mario Elia, l’ex ad di Trenitalia Vincenzo Soprano (entrambi condannati a 6 anni in appello), per Francesco Favo all’epoca certificatore della sicurezza per Rfi (4 anni in appello).
Alla sbarra torneranno anche per gli allora vertici di Gatx Rail Austria, di Gatx Rail Germania e delle Officine Jugenthal, società incaricate della manutenzione dei carri cisterna, uno dei quali deragliò provocando l’esplosione del gpl. La Cassazione ha anche escluso il risarcimento per le 22 associazioni che si erano costituite come parti civili.
Al pronunciamento sono seguite scene di disperazione da parte dei familiari delle vittime, che attendevano il verdetto nella piazza antistante il “Palazzaccio”.
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